1. Una moglie per bene nell’abisso della completa sottomissione (8)


    Data: 08/06/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: sesamoandmia, Fonte: Annunci69

    ... quello spettacolo io ero la protagonista, solo che era tutto reale e non una performance di qualche modella del locale.
    
    Gaston fece roteare velocemente il frustino davanti a me diverse volte, sfiorandomi. Poi disse perentorio:
    
    “Abbassa l’altra spallina e scopriti puttana.”
    
    Ero paralizzata dal terrore, certa che qualche colpo di frustino mi avrebbe raggiunta. Fu infatti la paura, una paura mista alla voglia di esibizionismo, un esibizionismo che non conoscevo, ma che, forse, stava piano piano prendendo forma e uscire anch’esso allo scoperto, che mi fecero ubbidire senza nessuna protesta.
    
    Con la mano sinistra abbassai la spallina destra e la feci cadere oltre il gomito, fino a scoprire l’altro seno.
    
    Il vestitino, anzi quello che rimaneva del babydoll, scese di qualche centimetro scoprendomi i seni ed io provai ancora quel senso di vergogna che mi aveva accompagnato da quando avevo accettato tutte le richieste di Gaston. Mi guardai intorno e vidi che un piccolo gruppetto di persone si era fermato a guardare la scena e il mio cuore iniziò a mancarmi. Avrei voluto sparire immediatamente, ma la realtà era quella ed io non potevo fare più nulla.
    
    Ora ero praticamente nuda, con solo una parte del babydoll sui fianchi che dava la parvenza di una gonnellina che a stento copriva il mio sesso.
    
    Gaston iniziò a girarmi attorno, forse per ammirare il suo capolavoro, si fermò alle mie spalle e chiamò Rodolfo.
    
    “Alza il babydoll – gli disse quando mio marito lo ...
    ... raggiunse – e scopri il culo di questa puttana.”
    
    Un altro colpo al cuore, un altro pugno nello stomaco. Mi aspettai, anzi lo sperai, che Rodolfo si rifiutasse, che non lo facesse, che mi proteggesse. Inutilmente, i miei glutei vennero scoperti e posti alla vista di tutti.
    
    Sentii qualcosa toccarmi le natiche, qualcosa di sottile e di duro, qualcosa che Gaston teneva nella mano: il frustino. Brividi di paura mi scossero tutto il corpo e tremai.
    
    “Lo sai – disse ancora a mio marito – che diventando la mia schiava tua moglie dovrà accettare qualsiasi cosa senza che nemmeno tenti di ribellarsi. Dovrai abituarti perché la vedrai trascinata verso la perversione totale.”
    
    Mio marito non disse una parola, ma lo vidi chinare il capo annuendo. Non ne fui sorpresa, anche se speravo in una sua reazione, forse l’ultima, in un suo ultimo gesto per difendere sua moglie. Non fui sorpresa, è vero, anche perché quelle parole di Gaston mi fecero scaturire qualcosa nel basso ventre e mi fecero capire che, in fondo, era quello che desideravamo fin da quando entrammo nel ristorante del francese e avevo provato l’incontrollabile voglia di esibirmi
    
    “Una schiava deve essere pronta a tutto.”
    
    Disse queste parole facendo vibrare il frustino e colpendo un mio gluteo.
    
    Lanciai un piccolo urlo per il dolore, ma rimasi ferma mordendomi il labbro e aspettando un altro colpo.
    
    Anche in quel caso Rodolfo non disse nulla rimanendo fermo nella sua posizione e anche in quel caso non me ne ...