1. L’ho spinta a tradire (racconto) parte 5


    Data: 05/06/2019, Categorie: Tradimenti Autore: ToroRm2020, Fonte: Annunci69

    ... volta finché non sentì l’anello muscolare serrarsi sull’asta: ero entrato nel culo di mia moglie per la prima volta. L’intenzione era stata di sfondarla senza nessun riguardo, più per vedetta che per piacere, ma la luce che vidi nei suoi occhi mi fece cambiare idea. Cominciai a muovermi lentamente per non farle male, guadagnando un centimetro alla volta e fermandomi quando la vedevo irrigidirsi. In quel momento la sentii vicina come mai prima.
    
    Come l’oscillazione di un pendolo, rallentai il movimento a mano a mano che affondavo più profondamente dentro di lei, osservando sul suo volto il dolore che si trasformava pian piano in piacere. Clelia mi posò le gambe sulle spalle, offrendosi completamente a me.
    
    Con il pollice cominciai a carezzarle il clitoride, aiutato nello sfregamento dalle secrezioni fluide e abbondanti. Trovai il ritmo giusto, una sinfonia di organi sessuali con il contrappunto di gemiti e sospiri.
    
    Il retto era più stretto e avvolgente della vagina, e assicurava una stimolazione più intensa, legata anche alla situazione particolarmente eccitante che stavamo vivendo: se non stavo attento non sarei durato molto.
    
    «Ci sono quasi» disse Clelia. «Non fermarti, ti prego.»
    
    Non ne avevo la minima intenzione, perché ero molto vicino anch’io. Sentii i muscoli di lei contrarsi involontariamente, segno che era prossima a godere.
    
    Estrassi e affondai completamente il cazzo, più e più volte, e finalmente la fortissima tensione sessuale che si era creata tra ...
    ... noi si sciolse in un orgasmo feroce e liberatorio. Prima venne lei poi, meno di venti secondi dopo, mi liberai anch’io. Clelia emise un lungo gemito a labbra chiuse mentre le riempivo il retto di sperma. Anche gli occhi erano serrati, forse per assaporare meglio le sensazioni che stava provando. Se quello che mi aveva detto sul rapporto anale con Giulio era vero, questa era la prima volta che provava piacere nel farlo.
    
    Per un attimo chiusi anch’io gli occhi, e quando li riaprii mi accorsi che stava piangendo in silenzio, le guance rigate di lacrime.
    
    «Perché?» le chiesi, concentrando in quell’unica parola tutte le domande che avrei voluto rivolgerle negli ultimi mesi.
    
    «Perché ti amo» rispose piano, «e mi dispiace per tutto quello che è successo.».
    
    Uscii da lei e mi ricomposi alla meglio. Il minuscolo perizoma si era rotto quando nella foga avevo strappato uno dei laccetti. Clelia si limitò a sfilarlo e a metterlo in borsa, poi richiuse il vestito sul quel corpo snello che conoscevo così bene.
    
    «È stato bello, ma questo non cambia le cose» misi in chiaro. «Abbiamo avuto la nostra occasione ed è andata com’è andata. Adesso io sto con Moira.»
    
    «Non ti sto chiedendo di rinunciare a lei» rispose. «Sono venuta a dirti che ti amo e che spero di poter ricominciare su nuove basi.»
    
    «Non vedo come.»
    
    «Io ci sono, e se vuoi anche Moira, per me va bene» spiegò, con un leggero tremito nella voce. «Se vuoi averci entrambe, insieme, io ci sono lo stesso. In cambio ti chiedo ...
«1...3456»