1. L’ho spinta a tradire (racconto) parte 5


    Data: 05/06/2019, Categorie: Tradimenti Autore: ToroRm2020, Fonte: Annunci69

    ... Vedere Clelia scopare con Giulio, guardare il video che mi avevano “regalato”, sentirla raccontare quanto aveva goduto a prenderlo nel culo mentre la sborra le colava sul mento, aveva compresso tutto il marasma che avevo dentro in una pietra dura dai bordi taglienti, un diamante industriale di pura rabbia allo stato cristallino.
    
    Ma la cosa più brutta era stata rendermi conto che era in gran parte colpa mia, dato che ero stato io a dare inizio al gioco perverso che alla fine ci aveva stritolato. Era proprio vero che quando gli dei volevano punirci facevano avverare i nostri desideri.
    
    Mi ero chiesto se stare con Moira fosse davvero ciò che volevo e non ero riuscito a darmi una risposta, il che era già di per sé una risposta.
    
    Ci riflettevo da giorni senza riuscire a venirne a capo.
    
    Tornare con Clelia e rinunciare a Moira? Anche quella non era la soluzione che cercavo.
    
    Chiudere definitivamente sette anni di matrimonio? Appena formulato quel pensiero un senso acuto di perdita mi aveva trapassato il torace come una lama.
    
    Cosa cazzo dovevo fare allora? E perché il mondo all’improvviso sembrava aver perso tutti i suoi colori?
    
    Chiusi con rabbia la cartellina che conteneva la pratica e presi a massaggiare la radice del naso tra pollice e indice, nel tentativo di ridurre il cerchio alla testa che mi tormentava da quando mi ero svegliato.
    
    «Ciao» sentii dire ad un tratto, e per un lungo istante pensai di averlo immaginato. Non poteva essere lei. Invece sulla ...
    ... soglia dell’ufficio, con indosso un vestito a portafoglio rosso che non le avevo mai visto prima, c’era Clelia.
    
    «Ciao» risposi automaticamente. «Che ci fai qui?» aggiunsi poco dopo, in tono duro, cercando di tenere la rabbia sotto controllo.
    
    «Volevo vederti.»
    
    «Bel vestito. È nuovo, se non sbaglio. È un suo regalo?»
    
    «Sì, è nuovo, ma se con lui ti riferisci a Giulio, sappi che è una storia morta e sepolta.»
    
    «Come il nostro matrimonio» aggiunsi, notando con una certa soddisfazione che accusava il colpo.
    
    «Ho sbagliato» rispose, gli occhi bassi, dopo aver cercato le parole per qualche secondo.
    
    «Abbiamo sbagliato entrambi» concessi, «ma ormai il danno è fatto. Non ho ancora sentito l’avvocato per le pratiche di separazione. Appena so qualcosa ti avverto.»
    
    «Non sono qui per quello.»
    
    «Potevi chiamarmi, se ti serviva qualcosa.»
    
    «L’ho fatto, ma scattava sempre la segreteria.»
    
    L’avevo bloccata sia sul telefono che su Whatsapp, ma non avevo intenzione di farglielo sapere.
    
    «Cosa vuoi?» chiesi brutalmente.
    
    «Mi manchi» confessò lei, e per un istante la corazza di indifferenza che ostentavo collassò su se stessa, lasciandomi fragile e indifeso. Dovetti stringere la mandibola fin quasi a farmi male per evitare di rispondere “Anche tu”.
    
    «Passerà» dissi invece. «È solo questione di tempo.»
    
    «Non deve per forza finire così.»
    
    «È già finita. Devi solo accettarlo come ho fatto io. Per quanti sforzi facciamo, niente tornerà più come prima.»
    
    «Questo lo so, ...
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