1. La vendetta di un impiegato, da vittima a carnefice – Capitolo 4


    Data: 05/06/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: duke69, Fonte: EroticiRacconti

    ... parole Cesare aveva legato alla caviglia sinistra di Monica, una grossa e pesante palla di ferro, che era provvista di un lucchetto e di una catena di circa un metro e doveva pesare trenta chili.
    
    “Ora girati verso di me e leccami il buco del culo, forza non farmi aspettare e ringraziami del colorito che ho regalato alle tue chiappe!”. Cesare si era praticamente sdraiato con la schiena sulla poltrona e aveva sollevato le gambe dando libero accesso alla sua schiava. Alla sofferenza causata dalle percosse ricevute si era aggiunto il voltastomaco di avere messo la faccia nel sedere di Cesare; l’odore nauseabondo induceva Monica ad avere continui conati di vomito. Lei cercava di celare la cosa nella speranza che Cesare non se ne accorgesse: la sua paura era quella che l’uomo potesse infierire con una nuova razione di sculacciate oppure prolungando la permanenza della sua lingua nel culo dell’uomo. Mentre l’estenuante prestazione orale di Monica continuava, alle sue spalle si udì lo sbattere della porta seguita da una voce femminile: Ester la compagna di Cesare.
    
    “OHH!!! finalmente è arrivata la nostra puttana e vedo che l’hai già messa al lavoro ...
    ... Cesare!”
    
    “Si, le ho già dato una ripassata alle chiappone così per mettere in chiaro chi comanda!”
    
    “Wow! Vedo che ci sei andato pesante…ti dispiace se me la inculo a dovere?”
    
    “Assolutamente, ma penso sia poco più che vergine, non credo che nel suo culo abbiano viaggiato molti cazzi!”
    
    “Ho capito! Prenderò lo strap-on più piccolo ...almeno per cominciare…ah, ah, ah”
    
    Anche Cesare rideva del programma di Ester, mentre la Valli sembrava aver perso ogni briciolo della sua arroganza: era terrorizzata dalle parole dei suoi aguzzini e sempre più disgustata dagli odori rivoltanti che le stavano saturando la testa. In un batter d’occhio Ester si presentò con lo strap-on indosso e una bottiglia di olio.
    
    “Cazzo! Mi devi scusare, troia!! ma questo è l’unico lubrificante che mi ritrovo in casa…per cui, o così o a secco!”
    
    Si trattava di olio al peperoncino! Alla vista del barattolino, in cui i peperoncini rossi si trovavano immersi nell’olio, Monica sbiancò singhiozzando e supplicando Ester di non utilizzarlo:
    
    “La prego Signora Ester, non lo faccia… oddio… mi farà male!!!”
    
    Continua… (per eventuali commenti o suggerimenti - dukeduke1069@yahoo.com) 
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