Terapia di coppia
Data: 05/03/2018,
Categorie:
Etero
Autore: Il_boss, Fonte: RaccontiMilu
... punto in bianco. Ho saputo in seguito che voleva andare da una tizia americana. Ci rimasi malissimo anche perché mi stavo innamorando di lui. Ma lo riconquistai vendicandomi al tempo stesso. In maniera molto semplice: ebbi una breve avventura con il fratello maggiore del suo migliore amico, il modo migliore perché lui lo venisse a sapere. Mi viene da sorridere perché con la sua ossessione per il controllo, dopo che ci eravamo rimessi insieme volle sapere i particolari sessuali di quel brevissimo rapporto. E la cosa che lo sconvolse fu il sapere che avevamo fatto un 69, tanto che volle ripetere l’esperienza più volte con me in seguito, quasi per esorcizzarla. Insomma, a gennaio del 78 andammo a vivere insieme. Fu uno scandalo per i suoi genitori, cattolici osservanti, ma lui fece bene per emanciparsi un po’. Purtroppo, la vita in comune mi cominciò a mostrare i difetti di Roberto, me ne sarei dovuta accorgere in tempo. Ma nel frattempo lui aveva iniziato a lavorare, era stato assunto in un ospedale a un’ora di auto da casa nostra dell’epoca. Io avevo iniziato a studiare Veterinaria all’università di Perugia”. “Per oggi può bastare”. SEDUTA CON ROBERTO
“Eravamo rimasti a quando andaste a vivere insieme. Continui da lì”. “Si, certo. Un mio zio fu spedito dalla sua ditta in Iran (c’era ancora lo scià, era il gennaio del 78) per sei mesi. Ci lasciò il suo miniappartamento a disposizione, sapeva che volevamo convivere. E così me ne andai di casa mentre Veronika mollava la ...
... famiglia in cui lavorava, con un preavviso di una settimana, non la presero bene… Ancora meno bene la novità fu recepita dai miei genitori, ma, cavolo, avevo 27 anni, ero laureato in Medicina e stavo per essere assunto in ospedale. Avevo diritto alla mia vita. Ma francamente ciò che a mio padre in particolare non andava giù era che la mia compagna fosse straniera e di religione protestante. Lui era per “mogli e buoi dei paesi tuoi”. Ma insomma, la vita andò avanti. Io fui assunto in un ospedale della provincia e Veronika si iscrisse alla facoltà di Veterinaria di Perugia. Fu un periodo un po’ bohemienne, ma bello. Eravamo affiatati sessualmente e io non ero preoccupato che lei fosse fuori per 4 giorni la settimana. Fra l’altro aveva trovato alloggio in un appartamento con 4 ragazzi. Dovevo per forza avere fiducia in lei. Io lavoravo 40 ore la settimana più le reperibilità notturne e festive, quindi anche io ero poco a casa. Come dicevo le cose fra di noi filavano lisce, sesso almeno due volte alla settimana con tutte le variazioni del caso possibili…. A livello di Kamasutra, intendo… C’è una cosa importante da dire: avevo cominciato a fotografare Veronika nuda. Lei non aveva problemi a mostrarsi senza vestiti e a me la cosa eccitava molto, era una specie di foreplay. Il meglio venne quando fu accettata la mia domanda di essere impiegato per un mese come medico in un villaggio turistico in Grecia, a settembre. Usai tutte le mie ferie ma ne valse la pena: oltre al divertimento ...