Francesca: racconto n.35
Data: 21/05/2019,
Categorie:
Lesbo
Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu
... l’amore con me. Un giorno, Francesca, te la presenterò. Lei viene spesso in negozio a comprare e Mirta l’ammira tanto, ma anche lei, mi sa, che non è riuscita a fare niente. “Ora, Francesca, ho soddisfatto la tua curiosità?” “Bello! È stato eccitante sentirti. Mi hai ricordato i tempi in cui anche io ebbi le mie prime esperienze” Parlandole mi sono sollevata dalla sedia e, portandomi dietro di lei, le ho poggiato le mani sul seno. Erica ha sollevato la testa guardandomi e sorridendo felice. Lo era come quando ci si libera di un peso mentale raccontando ad altri una storia intima che si ritiene essere proibita. Francesca si è messa dietro Erica, ha abbassato la mia e le ha dato un profondo bacio andando ad assaporare la bocca e la sua lingua della commessa. Non si sono dette una parola, le loro mani si sono incrociate aspettando entrambe che l’altra dicesse qualcosa. Tutto è avvenuto improvvisamente, è stata una iniziativa spontanea nata dal loro istinto e dalle loro emozioni. Francesca ha stretto di più la sua mano intrecciando le dita con quelle di Erica; l’altra mano l’ha passata sulle sue spalle attirandola verso di sé, ha appoggiato la testa alla sua e si è sentita molto eccitata e non è riuscita nient’altro che un semplice “Ciao!” a cui Erica ha risposto con un flebile “Ciao!” nel sollevare la testa per farsi baciare e, ovviamente, le loro labbra si sono adagiate in un bacio lento profondamente condiviso. Solo allora si sono sciolte. Con Erica non c’era mai stata molta ...
... confidenza. Lei sapeva che Francesca era bisessuale, ma un rapporto lesbico con lei non l’aveva mai avuto. Sapeva che Mirta era la donna e l’amore di Francesca ma lei ogni giorno era anche l’amante di Erica che le dava piacere in negozio, tra una cliente e l’altra. Francesca desiderandola la prende per mano e si trasferiscono in camera da letto; quella che nella notte precedente l’aveva vista amare Mirta alla follia. Nel camminare si chiedono, reciprocamente divertite, come sia potuto accadere tutto ciò. “Se ci mettiamo ad analizzare i nostri pensieri finiremo a non fare ciò che ci viene voglia di fare e cosa vorresti fare con me” Il suo “…e cosa vorresti fare con me” accompagnato da un dolcissimo sorriso e da uno sguardo intrigante ha aiutato Erica a sentirsi libera di dire tutto quello che le passava in quei momenti per la testa ed ha iniziato a dire “Ho voglia di baciare queste tue labbra così carnose. Ho voglia di accarezzare e baciare ogni centimetro del tuo corpo. Ho voglia di baciarti mentre stringo con le mani il tuo seno. Ho voglia scoprire il tuo corpo lentamente. Ho voglia di vederti muovere di piacere, di farti godere mentre ti accarezzo con la lingua” Erica ha ansimato lentamente mentre la lingua di Francesca ha percorso lentamente il suo collo. Mentre Erica parlava, Francesca ho portato le sue mani sulle curve del suo corpo fino a posarsi sullle sue tette che le sono state offerte proprio cercando le carezze. “Voglio sentirti tremare mentre ti accarezzo” e subito ...