1. Frammenti di Chiara


    Data: 17/05/2019, Categorie: Etero Sesso di Gruppo Autore: mr_ragexxx, Fonte: RaccontiMilu

    ... anche io in acqua. Era più fredda di quanto mi aspettassi, ma mi sono comunque tuffata. Il copione di Nicola a questo punto prevedeva qualche spruzzo, qualche risatina, il farmi cadere per scherzo, per poi abbracciarmi da dietro, delicatamente, appoggiandomi quasi per caso la sua erezione sulle natiche, mentre le sue mani si impossessavano delle mie tette, dei miei capezzoli turgidi per il freddo dell’acqua e della notte. Mi ha fatta voltare verso di s&egrave e mi ha baciata. Nelle sue intenzioni doveva essere uno struggente bacio sotto la luna, romantico e passionale ad un tempo. Mi ha posato le mani sui fianchi e mi ha attirata di più a s&egrave, ci teneva proprio che sentissi che il suo cazzo era duro. Ho lasciato che mi accarezzasse le natiche, che mi palpasse le tette; le sue dita stavano iniziando a giocherellare coi peli del mio pube quando ho avuto un brivido di freddo che mi ha fatta scuotere piuttosto violentemente. “Devo uscire…” ho detto. Nicola mi ha accompagnata fuori dall’acqua, in silenzio. Ho pensato ingenuamente che fosse vagamente preoccupato, perch&egrave il freddo poteva ostacolare il suo preciso intento di scoparmi sulla spiaggia. Invece era il momento del colpo da maestro… Tenendomi per mano mi ha portata in mezzo alle cabine in muratura dello stabilimento; tutto era buio e deserto, silenzioso. Si &egrave fermato di fronte ad una porta di metallo su cui era scritto “doccia calda”. La porta era chiusa. Inutile dire che Nicola aveva le chiavi. Ha fatto ...
    ... scattare la serratura ed ha aperto la porta. Dentro era buio pesto, si sentiva un odore di sapone e pulito. “…entra…” ha detto lui, cercando di suonare rassicurante. Mi sentivo un po’ come Cappuccetto Rosso che entra nella tana del lupo. Ma sono entrata. Nicola ha richiuso la porta dietro di noi ed ha acceso un squallida e debole luce da obitorio che ha illuminato una stanzetta di circa tre metri per due, completamente piastrellata di bianco. Due docce spuntavano da una parete. Mi sono voltata per guardarlo. Mi stava fissando, i suoi occhi sembravano di brace. “…e ora?” ho chiesto. Nicola ha armeggiato con una scatola metallica e l’acqua ha iniziato a sgorgare da entrambe le pigne alla parete. L’acqua si &egrave scaldata immediatamente, e quando mi sono spostata sotto il getto caldo ho provato un piacere intenso. L’acqua mi scorreva sulla pelle, scaldandomi. Era bellissimo. Nicola mi ha raggiunta e mi ha posato le mani sui fianchi, mi ha baciata. Ho sentito il suo cazzo duro puntarmi sul ventre, le sue mani risalire lungo la schiena fino alla chiusura del reggiseno inzuppato. Con un gesto abile ne ha aperto il gancio e me lo ha sfilato, accarezzandomi le spalle. Ha guardato i miei piccoli seni appuntiti e li ha toccati, ho sentito una pulsazione del suo cazzo. Si é chinato e mi ha baciato un capezzolo, lo ha preso tra le labbra, lo ha prima succhiato e poi leccato, poi si &egrave spostato sull’altro seno, ha iniziato a toccarlo, a baciarlo e succhiarlo. L’acqua calda che mi ...
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