Le mie storie "104"
Data: 03/03/2018,
Categorie:
Masturbazione
Lesbo
Autore: isolafelice75, Fonte: xHamster
... una scorciatoia per fare prima, mentre saliamo degli scalini mi appoggia al muro e mi bacia. Siamo soli, il bacio sembra durare un’eternità poi lo prendo per mano e a passo svelto mi dirigo verso casa. Quando apro la porta sono praticamente con il culo da fuori perché il mio vestito e risalito fino alla vita, senza tanti preamboli lo porto in camera da letto, mi spoglio mentre lui fa lo stesso e dopo avergli messo il preservativo (è una cosa che mi piace tanto fare), lo accolgo a cosce aperte sul materasso. Scopiamo come se il tempo non fosse mai passato, come se quello che da piccoli non sapevamo cosa fosse (almeno io), in quel momento era la cosa più naturale del mondo. Dura tanto, poi godiamo ed alla fine rimaniamo abbracciati. Mi chiede se può rimanere a dormire da me, naturalmente acconsento anche perché abita in provincia di Benevento e non credo che il fratello avesse intenzione di tornare a prenderlo. Mentre si fa una doccia, io metto le mutandine e una canottiera e nonostante sia notte inoltrata, preparo uno spaghetto con i pomodorini freschi. A tavola ci confessiamo che eravamo entrambi molto restii ad andare alla festa, ma visto il finale, non è stata poi così male. La serata è stata davvero lunga ed io sono piuttosto stanca; ci mettiamo a letto, accendiamo la televisione e lui mette il braccio tra il collo ...
... ed il cuscino e comincia ad accarezzarmi i capelli, cosa che generalmente mi manda tra le braccia di Morfeo nel giro di pochi minuti. È solo un’illusione però, perché la sua mano lentamente scende all’interno della canottiera fino a prendermi un seno a cui segue “marò che zizz’ che tieni!” rido, abituata a questo tipo di esclamazione e dopo poco vedo il lenzuolo magicamente sollevarsi all’altezza del suo uccello. Mi sale sopra e dopo avermi tolto la canotta infila l’uccello tra le mie tettone senza neanche chiedere il permesso. Mentre vedo la sua cappella entrare ed uscire “dal tunnel”, con la mano comincio ad accarezzarmi poi a masturbarmi; quando nuovamente bagnata, prendo dal comodino il secondo profilattico della serata, gli succhio un po’ l’uccello e dopo averlo vestito di nuovo mi giro a pecorina per riprenderlo dentro. Questa volta dura poco, viene nel giro di qualche minuto, mentre gli chiedo di continuare nonostante si stia “ritirando”; infilo un dito mentre è ancora dentro di me e raggiungo l’orgasmo. Finalmente ci addormentiamo. Al mattino colazione e nonostante non voglia assolutamente dare fastidio, lo accompagno alla stazione anche perché ho un appuntamento con alcune amiche. Mi messaggia appena arrivato chiedendomi i programmi per le vacanze.… Non so cosa rispondergli, quest’estate ho bisogno di libertà.