Le mie storie "104"
Data: 03/03/2018,
Categorie:
Masturbazione
Lesbo
Autore: isolafelice75, Fonte: xHamster
... passato, lo lascio fare. Ci raccontiamo le reciproche delusioni sentimentali, lui ha alle spalle un divorzio con 2 figli, ma il tempo sembra essersi fermato sul suo volto che, anche se coperto da qualche capello bianco, è proprio quello di allora. Arriva il momento della torta, “tanti auguri” e ci si appresta ad i saluti. Maurizio (il fratello piccolo) si offre di accompagnarmi a casa, così finisco dietro insieme a Massimo, mentre lui, un po’ euforico accende lo stereo a tutto volume con Pino Daniele e contemporaneamente (senza farsi problemi della mia presenza né tantomeno di quella del fratello) accarezza la coscia della moglie in maniera piuttosto “pesante”. Mentre vengo trascinata dalla musica del mascalzone latino, lei riprende il cellulare per mostrarmi le foto della serata ed alcune foto vecchie di quando eravamo bambini, mi sporgo verso i posti davanti e dopo qualche secondo sento una mano insinuarsi sotto la gonna × prendere completamente il culo con il dito medio che scivola lungo il perizoma. Mi giro di s**tto e vedo Massimo guardarmi, ridere, cantare pino ed indicarmi con lo sguardo il suo pantalone semiaperto con il boxer rigonfio. Neanche il tempo di decidere se arrabbiarmi o meno che il suo dito sposta di lato la mutandina e si infila nella mia fica iniziando a masturbarmi velocemente. Davanti non si accorgono di nulla, fingo di tornare a vedere le foto mentre comincio a bagnarmi ed eccitarmi sempre più. Cerco di sedermi con la sua mano sotto di me che ...
... continua a muoversi dentro e fuori, mi appoggio un po’ di sbieco su una delle sue gambe letteralmente in bilico e per trovare la posizione giusta lo prendo per un braccio. L’alto volume nasconde il mio piacere che aumenta ad ogni suo movimento, cerco maldestramente di cantare, poi faccio per spostarmi e gli tocco il pacco; appena mi rendo conto della cosa, lui mi blocca la mano tenendomi il polso, io lo rassicuro con un sorriso e dopo avergli scoperto l’elastico della mutanda, glielo prendo in mano ed inizio a fargli una sega. Reclino la testa accanto alla sua, mentre godo gli sussurro all’orecchio che ho imparato negli anni a toccare gli uccelli, lui mi incita a continuare senza fermarmi e poco dopo viene. Siamo ancora in mezzo al traffico, riprendo il mio posto con il vestito completamente alzato e la patata fradicia di piacere; nascondendo la mano ancora sporca di sperma, mi faccio dare dalla moglie di Maurizio dei fazzolettini di carta con i quali cerco di riportare alla normalità tutta la situazione. Arrivati al vomero, nonostante sia abbondantemente passata l’una di notte, è tutto bloccato, mi faccio lasciare ad un incrocio non molto lontano da casa, saluto tutti e scendo al volo (per quanto possibile data la mia goffaggine); Il tempo di fare una decina di metri che da dietro sento una voce esclamare “aspetta che ti accompagno”: è Massimo. Cerco di fargli capire che non è il caso, ma intuisco che al di là del gesto galante, c’è la voglia di continuare i nostri approcci. Prendo ...