1. Colorita e venale partecipazione


    Data: 15/05/2019, Categorie: Erotici Racconti, Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Etero Sesso di Gruppo Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... giunta l’occasione e il momento d’agire, di procedere dalle visioni accennate e desiderate alla completa realtà detta sommariamente, controbattendogli che se m’avesse ospitato a casa sua lo avrebbe visto di persona, ma avrebbe dovuto presenziare spogliato e incatenato al nostro lussurioso e dissoluto amplesso. Rodrigo m’aveva replicato il giorno medesimo, offrendomi ospitalità per il sabato successivo. Io ho lestamente convalidato approvando subito, dopo mi sono organizzato nel far trascorrere loro un gustoso dopo pranzo di totale subordinazione e di gagliardo sesso. Sono arrivato alla loro villetta di campagna nel tardo pomeriggio, Arianna m’ha accolto vestita con un miniabito trasparente che lasciava vedere confusamente un completino audace e indecentemente spinto, dopo mi sono accomodato nel salotto. Abbiamo iniziato a ragionare simpaticamente di bazzecole e briosamente d’insipidezze, poi Rodrigo m’ha riferito che aveva trovato i miei racconti concupiscenti, sensuali e avvincenti, rimanendo molto ben impressionato dalla mia attitudine all’autorità e al possedimento.
    
    “Ascolta Ettore, d’ora in poi chiamami Barone, accomodati nella mia abituale ubicazione”.
    
    Rodrigo si sollevò dal canapè mentre io mi disposi al fianco di Arianna, collocandole una mano su d’una coscia, lasciata peraltro volutamente sguarnita dal vestito, praticandole una delicata compressione.
    
    “Dolce e riverita Arianna, tu m’hai scritto che scorgevi alquanto stuzzicanti e toniche, le descrizioni ...
    ... meticolose delle mie asservite e domate lettrici. Dimmi una cosa? Gradiresti saggiare pure tu essere una mia coatta, succube, seducente e soave vittima?”.
    
    Arianna aveva inghiottito prima di reagire, era allarmata, travagliata e finanche impensierita, s’agitava sul canapè prima che potesse contestare. Io in quel momento le tolsi la mano dalla coscia, passandole un braccio intorno alle spalle, mentre di sbieco avvistavo che Ettore si palpava la patta dei pantaloni. Dopo Arianna si sfilò il vestito, staccò il reggipetto, abbassò il tanga, mentre Rodrigo si tolse la maglietta e pantaloni e le mutande.
    
    “Rimettiti là e siediti, aspetta, non sfiorarti, vedo che hai il cazzo duro, ma non voglio che ti masturbi. Hai capito vero?”.
    
    Io ero ancora vestito, mi sono avvicinato ad Arianna, ho agguantato fra le mani le sue splendide e voluminose tette, le ho baciate, ho succhiato i capezzoli, le ho passato la mani pigiando sull’ano, palpeggiandole infine con bramosia le sue sode natiche estraendo dalla tasca una cordicella.
    
    “Adesso ti do un vizioso compito, dovrai annodare le mani dietro la schiena a quel maschio tradito, non deve toccarsi però il cazzo, è chiaro?”
    
    Mentre Arianna lo annodava con maestria, io mi sono spogliato, ho fatto inginocchiare Arianna di fronte a me intimandole di succhiarmi il cazzo. Lei non si è fatta pregare, tutt’altro, l’ha leccato, dopo lo ha pigliato in bocca, facendomelo indurire in modo spropositato. Io mi sono coricato sul scendiletto che era davanti ...
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