Sissy e Lorena – VI – Tardi in ufficio
Data: 12/05/2019,
Categorie:
Etero
Trans
Autore: sally_xdress, Fonte: RaccontiMilu
... il mio sorriso, mentre io mi perdo in questi pensieri, e lo interpreta come segnale per infilarmi una mano sotto le mie natiche e giocare con il buchetto. Io mi agito ad ogni suo tocco, incurante dello smalto che ancora non si è asciugato.
“Ferma”, mi dice, ” altrimenti si rovina lo smalto…”, ma intanto continua imperterrita con questa erotica tortura.
Quando finalmente posso muovermi, lei mi porge un paio di collant neri da venti den con una riga posteriore che parte dal gluteo fino ad arrivare al tallone.
“E le mutandine?” le chiedo un po’ perplesso.
“Oggi ti voglio senza!”
Mi aiuta ad indossare i collant, la sensazione del nylon a contatto con le parti intime mi trasmette un senso di eccitazione che si diffonde fulmineo come una scarica elettrica fino al cervello; vorrei avere uno specchio per potermi ammirare, guardo le mie nudità velate ed istintivamente allungo la mano sul cazzo per massaggiarlo. Mi arriva uno schiaffo improvviso sulla mano a bloccare ogni velleità di provare piacere attraverso la stimolazione del mio membro.
“Ahiii” le dico mentre mi massaggio il dorso della mano.
“Io sono ancora arrabbiata con te! Mi hai trascurata per troppo tempo, decido io se puoi toccarti o meno!”
Questa sua posizione autoritaria mi eccita ancor di più; lei fruga di nuovo nella valigia e stavolta mi porge una gonna grigia ed una camicetta bianca.
“Per stasera sarai la mia segretaria…”
Nella mia mente si disegna istantaneamente la scena, il ruolo da ...
... segretaria ha da sempre solleticato il mio immaginario erotico di crossdresser; non ho mai confessato questa fantasia alla mia partner ed ora che si sta realizzando fatico a contenere la mia eccitazione. Sento il cazzo risvegliarsi prepotentemente sotto la gonna e premere con insistenza sui collant; inizio a bagnarmi in maniera indecente, riversando sulle calze gran parte del frutto della mia eccitazione. Lorena attacca i bottoni della mia camicetta, siamo così vicine che le nostre bocche si sfiorano, ma non mi bacia, conosce quali sono le armi per accendermi e le sa usare benissimo. Mi fa infilare delle scarpe con il tacco a spillo grigie, in coordinato con la gonna che si ferma appena sopra il ginocchio. Appoggio i gomiti sulla scrivania ed ondeggio il bacino davanti ai suoi occhi, sperando di fare breccia nella sua corazza autoritaria; in risposta lei mi dà uno schiaffetto sul culo, fermandosi poi a palparlo focosamente per qualche minuto.
“Vedo che la signora gradisce la mercanzia” le dico cercando di scalfire la sua corazza dominante.
“Non credere che agitare questo bel culetto ti farà perdonare!” mi risponde quando ha finito, riprendendo la sua posizione di comando.
Mi accomodo sulla sedia dietro la mia scrivania, mentre lei completa il make up: un rossetto con una tonalità molto delicata di rosa sulle labbra ed un ombretto viola sugli occhi mi addolciscono i lineamenti del viso, dove il fondotinta invece dà un colorito più bruno alla pelle.
“Così dovrebbe ...