1. L’ho tradito ed è stato stupendo (racconto)


    Data: 08/05/2019, Categorie: Tradimenti Autore: ToroRm2020, Fonte: Annunci69

    ... tirò di nuovo giù la gonna. Sonia diede un’occhiata al perizoma di Laura, intriso di sperma e secrezioni vaginali, e un’ombra di tristezza le scese sul volto.
    
    «Gliele lavo, se vuole, così stasera potrà rimetterle» propose, in tono un po’ freddo. «Suo marito non si accorgerà di nulla.»
    
    Laura arrossì violentemente, ma consegnò alla ragazza il suo perizoma Victoria’s Secret che sapeva di Andrea e di sesso clandestino.
    
    L’appuntamento del pomeriggio con Davoli la tenne impegnata fino a tardi. Quando finalmente il cliente se ne andò, lei e Sonia erano le uniche rimaste in ufficio.
    
    Prima di uscire, la ragazza le riconsegnò le mutandine lavate e stirate, e Laura si chiese dove avesse trovato il tempo e il modo di farlo.
    
    «Se aspetti un attimo ti ridò le tue.»
    
    «Se vuole può andare a cambiarsi in bagno.»
    
    Il tono era sempre freddo, e Laura temette di averla ferita in qualche modo.
    
    «Tu vuoi che vada a cambiarmi in bagno?» le chiese, stupendo se stessa per prima. Cosa diavolo le stava succedendo?
    
    Sonia sembrò pensarci su un attimo prima di rispondere.
    
    «No» disse infine.
    
    «Chiudi la porta» chiese alla ragazza, anche se ormai non c’era più nessuno in giro. Sonia lo fece.
    
    Temendo di perdere il coraggio, Laura si tirò la gonna sopra la vita, poi abbassò il perizoma ridottissimo di Sonia fino alle caviglie. Si appoggiò sulla sedia per gli ospiti e lo tolse, rimanendo a gambe aperte e offrendo a Sonia una vista panoramica del suo sesso. Si accorse di ...
    ... essere leggermente eccitata, ed ebbe il timore di fare qualcosa di cui avrebbe potuto pentirsi.
    
    «Che bella che sei» mormorò la ragazza, passando inconsapevolmente al tu. «Mi scusi dottoressa, non volevo mancarle di rispetto»
    
    «Non l’hai fatto» rispose Laura, alzandosi per tenderle le mutandine. «Anzi, ti sei comportata come una vera amica.»
    
    «Lei è importante per me, dottoressa» replicò Sonia, prendendole dalle sue mani. Rimase a fissarle per un momento, poi le portò al naso e ne inspirò il profumo. «Sanno di lei. Se non le dispiace, non credo che le laverò. Ora vado, a domani.»
    
    Rimasta sola, Laura indossò nuovamente il suo intimo e andò a recuperare la macchina.
    
    Quando rientrò a casa, Carlo la aggredì accusandola di avergli riattaccato il telefono in faccia, quel pomeriggio.
    
    «Capisco gli impegni, ma non richiamarmi nemmeno è proprio da stronza.»
    
    Era successo mentre faceva l’amore con Andrea, si rese conto, e anche se in quel momento non le era sembrato importante, ora era pentita di non aver risposto.
    
    «Scusami, ero nel mezzo di un grosso affare» si giustificò, cadendo in un involontario doppio senso che la fece arrossire. “Un affare molto molto grosso”, le sussurrò una vocina maligna.
    
    «Quando ho finito ero cotta e mi sono scordata di richiamarti.»
    
    “Cotta? Io direi sfondata e riempita al punto da lasciare una scia sul pavimento” aggiunse la sua coscienza, mordendola con denti affilati. “Senza Sonia il tuo intimo di classe sarebbe ancora inzuppato di ...