1. L’ho tradito ed è stato stupendo (racconto)


    Data: 08/05/2019, Categorie: Tradimenti Autore: ToroRm2020, Fonte: Annunci69

    ... capi firmati non fossero poi molti, l’impegno economico per essere all’altezza degli standard era stato notevole, ma sperava che l’investimento, sul lungo termine, fruttasse i suoi interessi.
    
    «Lo sai che non ci capisco niente di vestiti. Vado a preparare la colazione per le piccole.»
    
    Carlo la lasciò alle prese con la decisione e andò in cucina. Dal giorno del trasferimento di Laura si occupava lui delle faccende domestiche quotidiane e della cura delle loro due figlie, anche se non c’era stata una vera e propria discussione in merito. Aveva sempre dato una mano in casa, ma da quando aveva perso il lavoro si era fatto carico di quasi tutto.
    
    Per un attimo le attraversò la mente il pensiero che nel delegargli l’intera gestione domestica avesse approfittato della sua momentanea situazione di subalternità, ma lo allontanò con fastidio. La dedizione al lavoro, con annessi e connessi, sedute trisettimanali in palestra per tenersi snella e in forma comprese, era necessaria per farsi strada e migliorare la condizione di tutta la famiglia. Era anche per loro che lo faceva, non solo per se stessa, si ripeté.
    
    Indossò una gonna a tubino nera e una camicetta bianca che esaltava la sua quarta di seno. Si mise di lato davanti allo specchio e fu abbastanza soddisfatta del risultato. Mancavano solo le scarpe. Essendo alta 1,75 preferiva evitare i tacchi, che la facevano svettare su molti suoi colleghi maschi, mettendoli in soggezione e innescando rivalità inconsce di cui non ...
    ... sentiva assolutamente il bisogno.
    
    Scelse invece un paio di ballerine Gucci, con un pizzico di rabbia per l’impossibilità di scegliere un bel tacco 12.
    
    “Altezza mezza bellezza”, si consolò. Dedicò al trucco una cura particolare. Per fortuna aveva una carnagione naturalmente scura che non richiedeva troppo fondotinta. A differenza di molte delle sue colleghe, di solito riusciva a ottenere un bell’effetto senza dover ricorrere a chili di make up.
    
    Sì controllò allo specchio per un’ultima volta e si sorrise, pronta ad affrontare un’altra giornata alla Castell Estate.
    
    «Buongiorno dottoressa» la salutò la sua segretaria quando entrò in ufficio. «Le porto il caffè?»
    
    «Sì grazie, Sonia, ne ho davvero bisogno. Il traffico oggi era bestiale.»
    
    «Arriva subito. Trova l’agenda di oggi sul tavolo, ho spostato un paio di appuntamenti per fare posto a Davoli, che ha chiesto se poteva incontrarla oggi.»
    
    Laura annuì. Davoli era un cliente importante e averlo nel suo portafoglio era un onore, anche se comportava parecchi oneri.
    
    Sonia tornò con un vassoio sul quale c’erano solo una tazzina posata sul suo piattino, un cucchiaino di metallo e una bustina di dolcificante ipocalorico. Nell’appoggiarlo sulla scrivania fece in modo di mostrarle il seno sodo inguainato in un balconcino di pizzo nero. Portava sempre Alien di Thierry Mugler, un eau de toilette che ormai associava a lei anche quando lo sentiva per strada.
    
    «Oggi è davvero splendida» le disse, versandole il dolcificante ...
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