1. Imbestialiti, ma esultanti


    Data: 05/05/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Gay / Bisex Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... eravamo sul letto conversando un poco mi sentivo leggermente rigido e irrequieto, irrequieto e per niente stimolato, là in quel frangente rimuginai a fondo che forse avevo combinato una melensa balordaggine, un inetto sproposito nell’incontrarlo. Ogni tanto lui mi toccava il cazzo, per assicurarsi se rispondessi allo stimolo, ciò nonostante io ero troppo in tensione per lasciarmi liberamente andare. Lui proseguì flemmaticamente a toccarmi e alla fine iniziai a compiacermi delle sue carezze sulla mia pelle, ben presto si rese conto della mia reazione palpeggiandomi il cazzo e iniziando a denudarmi. In un baleno ero svestito, lui s’adoperava con perizia, ispezionava perlustrando il mio didietro illibato e interamente intatto, parallelamente mi succhiava il cazzo e le palle una per volta, dopo intraprese a lambirmi con competenza l’orifizio anale. Ostruii gli occhi e m’abbandonai. Intrapresi a stimolarmi in maggior misura e meccanicamente unii le sue dita dentro di me, lui s’abbassò i pantaloni ed estrasse fuori il cazzo semi-eretto, però attraente e vistoso come nelle fotografie avvicinandolo alla mia faccia. Io gli sfiorai il glande e subito dopo lo lasciai sgusciare in bocca. Mi piacque all’istante, perché lo sentivo muoversi e godere nella mia bocca. Rimasi bloccato, mentre lui proseguiva a comprimere arrivando fin dove poteva in gola, dopo lo cavò introducendosi il profilattico, là in quel frangente compresi all’istante che era giunto il momento d’offrirgli la mia pura ...
    ... innocenza.
    
    Io mi disposi su di lui, cercando di collocarmi su quel favoloso cazzo, in una specie d’accomodata e rimediata smorzacandela. In principio sembrò problematico, alquanto critico e penoso, in seguito avvertii l’ano gradualmente assestarsi, allentarsi e cedere per gradi, mentre lui me lo conficcava a rilento fino in fondo. Il mio spasimo iniziale si trasformava progressivamente lasciando il posto e lo spazio al godimento e alla contentezza, perché lestamente captai i muscoli del retto rilassarsi intanto che trafitture spesse e inedite di piacere mi risalivano lungo la schiena, per mezzo dei suoi lussuriosi e riguardosi affondi. In seguito modificammo posizione, lui si collocò su di me riproducendo la postura del missionario proseguendo a scoparmi, mentre il suo addome sfregava sul mio cazzo. In un attimo sbottai perdendo il controllo e godetti percependo l’orifizio anale irrigidirsi sul suo cazzo. Lui si prese una pausa e poi ripigliò a scoparmi. In breve tempo esultai, perché venni nuovamente, subito dopo colsi il suo orgasmo dentro di me. Mi rasserenai fra le sue braccia poi mormorandomi mi riferì che avevo un corpo fantastico. Queste erano le stesse definizioni che ripetei io a Letizia la prima volta che facemmo l’amore. L’azione mi scompaginò, mi scompose turbandomi nel profondo, dopo senza pensarci le ribadii le identiche parole che adoperò lei per ribattere aggiungendo che se mi piaceva talmente tanto, avrei dovuto approfittarne e spassarmela nella modalità ...
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