Perdere Silvana
Data: 05/05/2019,
Categorie:
Anale
Prime Esperienze
Sesso di Gruppo
Autore: fenice1967, Fonte: xHamster
... passione, ma la sentivo distante e imbarazzata, così gli dissi: "Amore, cosa c'è? E' forse per ieri sera? Guarda che non devi provare alcuna vergogna, sei stata fantastica! sei la donna che qualunque uomo vorrebbe avere accanto a se. Ti amo".
Così dicendo la presi tra le braccia e la baciai. L'aria della mattina era gelida e il nostro respiro formava delle buffe nuvolette di vapore.
"Grazie", disse lei, "Anche io ti amo, lo sai. E' che mi devo riprendere da quell'esperienza così intensa e coinvolgente ... Dopo andrà meglio!".
Così dicendo mi salutò e salì sull'autobus in sosta alla fermata, che la avrebbe riportata a casa. La guardai partire e vidi che mi salutava con la mano, così subito dopo proseguì per la mia strada ed andai all'Università.
La giornata trascorse tranquilla e felice, al pensiero di quella notte così intensa, poi nel tardo pomeriggio telefonai a Silvana per sapere se ci saremmo visti la sera stessa o l'indomani.
Lei mi rispose con una voce strana e alquanto distaccata: "Devo partire tra poco con l'ultimo treno per ritornare urgentemente a casa dei miei genitori".
"E' successo forse qualche cosa di grave?", le chiesi preoccupato.
"No, no, niente di che", fece lei, "Poi ti spiego. Ora è tardi e devo andare".
Chiuse bruscamente la comunicazione lasciandomi sempre più perplesso e preoccupato, così tornai a casa con dei pensieri poco gradevoli che mi ronzavano nella testa.
"Avrà bisogno di pensare e di prendersi i suoi spazi", pensai, ...
... autoconvincendomi che non ci fosse nulla di grave nel suo agire.
Trascorsero i giorni senza avere alcuna sua notizia poi, preso dalla preoccupazione e dall'angoscia, mi decisi finalmente a telefonarle a casa dei suoi (cosa che non avevo praticamente mai fatto). Mi rispose lei, con un tono gelido e assente.
"Senti, ora sono sola e posso parlare con tranquillità, però ti chiedo la cortesia di non chiamarmi e di non cercarmi mai più in futuro!".
"Perché? Ma che ti ho fatto? Se mi stai lasciando per ciò che è successo tra noi e Giulio, lo trovo ingiusto: in fondo sei stata tu a volerlo fare!".
"Non è tanto per il fatto che mi abbiate scopato insieme tu e il tuo amico, ma per ciò che mi hai fatto capire circa il rapporto che c'è tra TE e LUI!".
"Non capisco", dissi, mentre sentivo il terreno che mi franava sotto i piedi.
"Sappi che ogni volta che chiudo gli occhi rivedo te, impegnato a fare un pompino a Giulio e a bere il suo sperma e, a quel punto, non posso fare a meno di chiedermi dove cominci e dove finisca il vostro rapporto".
"Mi sembra chiaro", dissi ostentando tranquillità, "Io ho una relazione omosessuale con lui, ma questo non vuol dire nulla; il nostro amore può esistere e crescere anche se io sento l'esigenza di avere rapporti con altri uomini".
"Purtroppo non credo che sia così semplice", rispose lei, "Io non voglio entrare in costante competizione con un altro uomo. Non voglio vivere nell'incubo continuo che tu mi possa lasciare per un maschio ...