Omaggio a zio Renato (seconda parte)
Data: 05/05/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: reginella24, Fonte: EroticiRacconti
Omaggio a zio Renato (seconda parte).
Come avevo descritto Renato nel primo racconto, non fa forse pienamente luce sulla sua persona.
La sua carica sessuale mi aveva coinvolto totalmente.
La sua brutalità e il suo sadismo nel possedermi mi aveva totalmente sottomesso a questo brutale stallone.
La stanza segreta (genialmente nascosta e sapientemente arredata) del suo meraviglioso rustico di campagna dove io, prima di concedermi a lui mi trasformavo in donna, era diventata il mio regno.
La descrivo ancora (come ho fatto nel primo racconto "Omaggio a zio Renato").
Il D'Annunzio non avrebbe saputo fare di meglio:
Al centro troneggiava una vasca in stile liberty con rubinetteria dorata.
Armadi e mobili porta biancheria erano ovunque.
Una scarpiera esageratamente grande faceva intravedere al suo interno decine di calzature femminili di ogni tipo.
La prima volta mi disse: "Qui hai tutto l'occorrente: lingerie femminile di ogni genere. Le scarpe più sexy, calze, reggicalze, guepiere, gonne corsetti e minigonne. Seni in lattice, reggiseni, i migliori trucchi per il viso e le creme più costose. Parrucche corte, medie, lunghe. Cerette lamette e creme depilatorie e sali pregiati da bagno. Gioielli veri e i migliori profumi".
Ricordo ancora l'eccitazione che si impadronì di me e il folle desiderio di essere posseduto/a da quel maschio intrigante.
Dopo la prima volta, (per i curiosi consiglio di leggere il mio primo racconto) ci vedevamo spessissimo. ...
... Ogni volta era più bella della precedente.
Una sera, a cena, mi disse che mi stava proponendo qualcosa di superlativo.
Avevo i brividi.
La sua fantasia erotica era senza limiti. Tremavo dal desiderio.
Mi disse: "Ormai ci vediamo da un mese. Ti trovi bene con me? Soddisfo i tuoi desideri?"
Risposi un po' imbarazzato: "Penso che non potrei più fare a meno di te. Mi hai totalmente sottomesso. Non faccio altro che pensare al modo in cui mi possiedi e... passerei la vita a letto con te".
Notai una smorfia di soddisfazione sul suo viso.
Disse: " che ne dici di MOVIMENTARE un po' la cosa tra di noi?"
Non capivo.
Proseguì: "Vedi... ho degli amici.. ai quali ho parlato di te.. che ti vorrebbero conoscere. Per carità.. aspetta.. SOLO conoscere.."
Ci rimasi un po' male.
C'era qualcosa di strano nella sua espressione.
Era preso da una strana euforia.
Presi coraggio e dissi: "cosa dovrei fare?"
Rispose: "sabato prossimo saranno qui da me a cena. Sono in quattro. Sulla cinquantina. Tutti begli uomini. Educati, eleganti, e... curiosi. Curiosi di vederti.
Io dissi: "non stiamo bene insieme solo io e te? Cosa dovrei fare a questa cena?"
"Nulla di particolare. Cucinerò io. Tu dovresti solo servire in tavola ed essere gentile con loro. Mangerai prima. Vedi.. queste persone mi hanno fatto dei grandi favori e non potevo dire di no". Naturalmente dovrai dare il massimo di te stessa nel prepararti per l'occasione. Dovrai essere bellissima. Dovrai farti ...