1. Estate '98 - mia sorella la "calabrisella"


    Data: 04/05/2019, Categorie: Incesti Autore: Mr_divo, Fonte: EroticiRacconti

    ... cercando spiegazioni ma appena aprii la bocca mi fece segno di stare zitto e di continuare a guardare in basso.
    
    Ripresi a guardare e riconobbi uno dei due. Lo conoscevo di vista.
    
    Era un ragazzo napoletano sulla trentina.
    
    Un tipo abbastanza “noto” nel paese per la sua passione per ogni tipo di droga.
    
    Anche per questo motivo l’ordine era perentorio “a quello non lo dovete frequentare!”
    
    L’altro di spalle feci fatica a riconoscerlo.
    
    Dovetti attendere qualche secondo e un leggero movimento della testa per capire che si trattava di mio cugino. Proprio lui.
    
    Non capivo cosa stessero facendo.
    
    Lì entrambi in piedi guardavano qualcosa davanti a loro. Pensai al solito motivo di “droga”. Ero abbastanza interdetto. Volevo andarmene.
    
    Poi, notai che uno portava i jeans calati alle ginocchia e proprio mentre mettevo a fuoco quel dettaglio, lo sguardo mi cadde su un qualcosa che si muoveva davanti a quell’uomo.
    
    Impiegai ancora qualche secondo.
    
    Poi, riconobbi una chioma di lisci capelli castani che ondulava tra le gambe dei due.
    
    Mi feci coraggio e mi sporsi ancora un po’ dal muretto per vedere meglio.
    
    Ricordo perfettamente il momento in cui individuai la sagoma accovacciata tra i due.
    
    Due belle gambe nude venivano fuori da un vestito rosso a fiori ma, soprattutto, mi colpirono quelle immancabili nike air argentate.
    
    Modello super ricercato e tanto in voga in quegli anni tra i ragazzi della milano “bene”.
    
    Mi concentrai allora sui dettagli che ...
    ... riuscivo a scorgere.
    
    Il vestito, le scarpe, le cosce nude e poi i capelli.
    
    Stentavo a crederci ma lentamente sentivo un fuoco salirmi dentro.
    
    Quella era mia sorella Stefania, senza ombra di dubbio.
    
    Non riuscivo a vedere il viso, ma dal movimento ritmico della testa, accompagnato dai gemiti che si avvertivano indistintamente, capii che cosa stava succedendo.
    
    Ebbi la sensazione di un fuoco che mi attraversava il corpo. Sentivo il sangue arrivarmi alla testa. Il cuore mi batteva come un tamburo dentro le orecchie.
    
    A quella sensazione di inferno interiore si contrapponeva un’aria di stranissima calma e serenità.
    
    Tutt’attorno dalla boscaglia saliva un silenzio profondo. Interrotto unicamente da sottili gemiti di piacere.
    
    Quei due lì a pochi metri da me, godevano indisturbati.
    
    Forse non era la prima volta. Forse erano giorni che mia sorella nelle sue serate passate sempre fuori casa, li faceva divertire lì al “fossatello”. Forse non erano stati neppure i soli a goderne.
    
    Notai la mano di mio cugino stringere in una presa solida la testa bionda che ondeggiava sul suo cazzo. Guidava ogni mossa con un lento movimento del bacino, ritmicamente accompagnato da gemiti ripetuti ad ogni affondo.
    
    “Suca, bella mia, Suca!” era l’incitazione più frequente.
    
    Mia sorella obbediva in silenzio.
    
    L’amico attendeva paziente il suo turno menandosi l’uccello con calma.
    
    Appena Stefania prese tregua da un cazzo, con un gesto rapido, gli infilò nuovamente in bocca il suo ...
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