Il sig.lorenzo mi punisce con sorpresa
Data: 18/01/2018,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: pamyzi1, Fonte: Annunci69
... non sentire neppure cosa dicevo. La bestia ci aveva preso gusto: non si contentava solo di annusare, sentì la sua lingua insinuarsi tra le grandi labbra.
- Cazzo! Signor Lorenzo, lo richiami. Mi sta leccando la topina. Mi fa impressione. -
- Non fare la stupida puttanella, vuole solo sentire che sapore hai. -
Provai nuovamente ad allontanare il bacino dal muso umido, ottenendo una ulteriore dissuasiva ringhiata.
- Aveva detto che era tranquillo e non dovevo averne timore. - mi lagnai rivolta a lui.
- Infatti è un cane tranquillo. Ma se gli piace qualcosa non è consigliabile cercare di sottrargliela. Quindi fossi in te, per non innervosirlo, non mi muoverei troppo. - rispose conclusivo.
A Kraus cresceva l'eccitazione: le sue bave mi avevano intriso il cespuglietto della sinfisi pubica, con colpi di lingua rapida e salivosa, mi impastava le mucose vaginali.
Era difficile restare immobile, ma non avevo nessuna voglia di provare le sue zanne sulle mie parti intime.
Guardavo implorante il signor Lorenzo, sperando che stanco dello spettacolo vi ponesse fine: ma sembrava non avere nessuna intenzione di intervenire, perverso come era, la cosa gli dava sicuramente gusto.
Il cane, non pago, mi girò intorno e infilò il muso fra le mie natiche.
Si fece largo nel solco tra i glutei: la lingua, calda e insinuante, spaziava dall'ano alla vagina, ero ormai fradicia di saliva. La foga era così violenta che dovetti scostare le gambe per mantenere l'equilibrio, ...
... questo favorì ulteriormente il suo impeto invasivo: la lingua dischiuse interamente le grandi labbra e mi fustigò, con energia, il clitoride.
Lorenzo a quel punto fece sentire la sua voce: - Kraus! Stehe und sitz! -
Al secco commando in lingua tedesca, il cane si arrestò mettendosi seduto, io tirai un sospiro di sollievo.
Fermo davanti a me il signor Lorenzo sbottonò la patta dei pantaloni: - Tiralo fuori, muoviti, che ho voglia di quella bocca da pompini che hai. -
Ecco che eravamo arrivati al dunque. Sapevo da subito cosa avrebbe voluto da me, probabile che se lo avessi fatto sfogare, non si sarebbe accanito ulteriormente nel tormentarmi.
Infilai la mano nella patta, portava dei boxer, il grosso membro in erezione era già fuori dall'apertura dell'indumento, lo impugnai estraendolo insieme ai testicoli.
Avevo già avuto modo di conoscere bene il suo sesso, ma al rivederlo mi parve più grosso e animalesco di quanto lo ricordassi.
Mi inginocchiai, poggiai le mani sulle sue cosce per sostenermi e mi chinai ad accoglierlo in bocca: la peluria folta e rossiccia del pube, da cui si ergeva il membro, era umida di sudore e l'odore forte della sua intimità aggrediva le narici.
- Ingoialo tutto puttanella. - disse mentre mi teneva la testa fra le mani, guidandola nel movimento del pompino.
Si fermò solo un attimo, il tempo di prendere una delle sedie accostate al tavolo di fianco e sistemarsi comodamente, poi mi ricacciò il pene in bocca, come si fa con i ...