Il sig.lorenzo mi punisce con sorpresa
Data: 18/01/2018,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: pamyzi1, Fonte: Annunci69
La casa del signor Lorenzo, era nello stile dei piccoli chalet svizzeri a un solo piano, aveva un esterno molto grazioso: possedeva tutto intorno un piccolo giardino curatissimo, frutto della sua attività principale di giardiniere del collegio, una fitta siepe di ligustro ne contornava il perimetro.
Vivaci cespugli di rododendro, azalee, camelie, coloravano il prato rasato all'inglese, una cascata di bougainville rampicanti, di un lilla squillante, adornava un lato della casa
A vederla ti portava alla mente le casette, vezzose e ingannevoli, di tante favole infantili, sovente abitate da temibili orchi. Per associazione di idee, questa, dato il bieco proprietario, non si differenziava da quelle.
Dal patio si accedeva direttamente alla sala che fungeva da soggiorno e cucina: aveva un pavimento a listoni lignei color miele scuro che davano un tono caldo alla stanza, l'arredo era molto spartano: l'unico elemento di impronta moderna era rappresentato dall'angolo cucina, attrezzato di cappa filtrante e frigorifero a due piani.
Per il resto, lo sguardo elencava una vecchia madia, un tavolo con relative sedie in legno naturale di gusto svedese, un grande tappeto Rya, dai colori pastello, che donava luminosità all'ambiente.
Una parete ospitava un caminetto, sopra il quale era posto l'unico complemento decorativo presente nella casa: un quadro, copia di qualche tela settecentesca, mostrava la scena bucolica di un fauno che inseguiva una giovane ninfa. Sarà stato ...
... casuale, ma le sembianze del fauno, col grosso corpo irsuto, le zampe caprine e la barba fulva intorno al mento, ne facevano un perfetto ritratto del signor Lorenzo.
Una poltrona e un massiccio divano in pelle bruna, davanti al camino, chiudeva quel modesto elenco di suppellettili.
Al fondo della stanza, una scala in legno portava al piano superiore, sotto essa una porta, presumibilmente di un bagno. Nel sottoscala trovava posto la cuccia di un cane: la bestia che dormiva al nostro arrivo, sollevò la grossa testa osservandoci con poco interesse, poi riprese a sonnecchiare.
- Quello è Kraus, non aver paura, è tranquillo. -
Non avevo timore dei cani, ero abituata ad averne uno fin da piccola. Si trattava di un magnifico esemplare di alano blu. Il mio labrador retriever era di grossa taglia, ma questo era un mastodonte, a occhio e croce, avrà superato la sessantina di chili.
- Il mio Kraus è un campione, possiede un pedigree selezionatissimo, proviene da un allevamento di Francoforte, in Germania. - Aggiunse con orgoglio il signor Lorenzo.
In effetti, non potevo che condividere la sua soddisfazione, era un animale di straordinaria eleganza e bellezza.
- Bene puttanella, e ora veniamo a noi. - Il suo sorriso maligno mi procurò un brivido sinistro.
- Per cortesia, posso rimettermi le mutandine, signor Lorenzo? - chiesi titubante.
Rise divertito. - No! Non ti servono adesso troietta, anzi, consegnamele. -
A malincuore le sfilai dalla tasca e gliele porsi: le ...