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Capitolo 3 – La mia prima esperienza con una donna
Data: 02/05/2019, Categorie: Erotici Racconti, Etero Autore: Giangi, Fonte: RaccontiMilu
... dovemmo rimandare. Poi verso sera mi accompagnò a casa. Ci promettemmo di rimanere fedeli nonostante il lungo periodo di distanza tra noi due. Partì per Codroipo e rimasi per un mese; dopo il giuramento fui destinato a un corpo scelto degli alpini in una caserma operativa. L’addestramento fu decisamente duro sia dal punto di vista fisico che mentale e molto severo. Terminato iniziai a girare per l’Italia e l’Europa in varie missioni di pace. Ben poco tornai a casa in licenza. Venni congedato i primi giorni di dicembre del 1985 e tornai a casa, a detta dei miei genitori ero decisamente cambiato, più maturo, più consapevole e soprattutto più uomo. Chiamai subito Eleonora e ci vedemmo il tardo pomeriggio dello stesso giorno. Arrivai a casa e venni accolto amorevolmente dai suoi genitori che notarono il mio cambiamento e la mia maturità poi uscii dalla sua stanza Eleonora e rimasi decisamente esterrefatto vedendola. Notai subito la ragazza che avevo lasciato quasi dodici mesi prima si era trasformata in una donna consapevole delle sue possibilità e della sua bellezza che veniva ostentata anche in casa. Ci guardammo e ci demmo un lunghissimo bacio. Poi mi prese per mano e mi portò in camera, chiuse la porta e ci sedemmo sul letto. “GianLuca sto frequentando una persona …. E credo di essermi innamorata ….” aggiunse Io rimasi molto male. M’amareggiai e m’alzai dal letto, per andarmene via, ma dopo qualche passo Eleonora mi fermò e mi disse: “Dai GianLuca non fare ...
... così!” Pensai che per l’ennesima volta Eleonora non aveva mantenuto la promessa di fedeltà fatta prima che io partissi per il servizio di leva. Mi baciò teneramente dicendomi: “Dai ci possiamo vedere ugualmente!” “Vorrei una ragazza tutta per me e non condividerla con qualcun altro!” risposi La mia risposta spiazzò Eleonora in quanto era convinta che io accettassi la sua proposta. Mi guardò negli occhi e mi baciò ancora molto teneramente. Le sue mani iniziarono a accarezzare il mio viso, torace, gambe poi si spostarono sull’inguine indugiando sul mio cazzo che era moscio. Feci un cenno ad Eleonora per farle capire che i suoi genitori erano in casa e potevano sentire tutto quello che facevamo in camera. Ma lei non prese neanche in considerazione quanto io le volevo far comprendere. Le mani ed i sapienti massaggi di Eleonora al mio cazzo ottennero il risultato di farlo diventare duro in brevissimo tempo. Si tolse il vestito nero corto che aveva indossato quel giorno rimanendo solo con i collant neri, il perizoma e il reggiseno neri. Mi slacciai i pantaloni che feci scendere a livello delle ginocchia. Il cazzo svettava sotto i boxer ed Eleonora lo prese in mano e iniziò a segarmelo. Presi Eleonora e abbassai le spalline del reggiseno e le misi le mani sul seno accarezzandolo. Con un rapido gesto si tolse il reggiseno che fece volare sul letto. Guardai il seno e mi pareva che fosse diventato un po’ più grande rispetto all’ultima volta che l’avevo ammirato. Mi prese con le ...