1. Capitolo 3 – La mia prima esperienza con una donna


    Data: 02/05/2019, Categorie: Erotici Racconti, Etero Autore: Giangi, Fonte: RaccontiMilu

    Capitolo 3
    
    Le settimane ed i mesi passarono e arrivai a fine anno scolastico e fui promosso. Contentissimo io ed Eleonora festeggiammo quella sera, mangiammo la pizza e poi andammo in una discoteca a Jesolo e ci divertimmo. Tornammo casa quando iniziava ad albeggiare. Al sopraggiungere dell’estate la discoteca dove io lavoravo chiudeva e il personale veniva trasferito nella discoteca che c’era nella località balneare e io rimasi senza lavoro. Mi trovai con Eleonora una sera e ci mettemmo a parlare e purtroppo le occasioni per vedersi e per stare insieme erano davvero molto poche e quindi ci facemmo la promessa di rimanere fedeli l’un l’altro. Passai l’estate a casa poi il mese d’agosto insieme alla mia famiglia facemmo due settimane al mare a Lignano Sabbiadoro. Tornai a casa e di lì a pochi giorni compì gli anni e divenni maggiorenne. Volevo festeggiare insieme ad Eleonora ma non la trovai. Questo mi dispiacque parecchio. Iniziai a andare a scuola; era l’ultimo anno e avevo l’esame di maturità quindi lo studio m’avrebbe assorbito gran parte del mio tempo libero. Verso la metà di settembre ripresi ad andare a lavorare in discoteca; speranzoso di rivedere Eleonora. Ma ahimè non si fece vedere. Rimasi molto deluso di non vederla e pensai che non avesse mantenuto la promessa di fedeltà che c’eravamo fatti all’inizio dell’estate. Continuai la mia solita vita fatta di scuola, compiti e lavoro nel weekend ma di Eleonora non si vedeva neanche l’ombra. Eravamo verso la fine di ...
    ... ottobre quando una domenica pomeriggio mentre stavo lavorando in discoteca vidi Eleonora che fece il suo ingresso in discoteca ma notai che camminava con due stampelle. Chiesi a un ragazzo che faceva parte dello staff di sostituirmi per qualche minuto. Andai incontro ad Eleonora che mi guardò mi sorrise.
    
    “Ciao Eleonora! Ma che cosa ti è successo?”
    
    Una smorfia di dolore si stampò sul viso di Eleonora che mi disse:
    
    “Andiamo a sederci che ho qualche dolore …”
    
    Presi Eleonora e la portai nella postazione dove io lavoravo si sedette sulla sedia girevole che io usavo per sedermi quando lavoravo alla consolle delle luci e mi raccontò:
    
    “Verso la metà di luglio ero andata in discoteca a Jesolo con i miei amici della compagnia: era stata una bella serata e stavamo tornando a casa, stanchi ma spensierati e felici, quando all’improvviso vedemmo un auto in senso opposto al nostro che sbandava: fu un attimo, l’autista perse il controllo e ci prese in pieno. Fu tutto così veloce che quasi non ce ne rendemmo conto, non riuscimmo a evitare lo scontro. Finimmo nel fosso che costeggiava la strada e lì rimanemmo per diverso tempo poi arrivarono i soccorsi. Tirarono fuori dall’abitacolo della vettura prima il conducente, ti ricordi Emanuele, per lui non c’è stato più nulla da fare; poi tirarono fuori me che sedevo sul sedile posteriore dietro al guidatore. Avevo il bacino, un femore e alcune ossa del viso rotte; rimasi in ospedale per circa un mese dove subì diverse operazioni per ...
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