1. Marina schiava sessuale


    Data: 01/05/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: MisterM, Fonte: EroticiRacconti

    Marina da un paio di mesi aveva trovato lavoro presso una coppia, per aiutarli nelle pulizie di casa. Tutti e due sui cinquant’anni, piuttosto benestanti, diceva di trovarsi molto bene, perché erano parecchio affettuosi e la riempivano di premure e attenzioni. Oltre ad occuparsi della loro casa, spesso preparava loro i pasti. Un giorno, un mio cliente di Milano, mi invitò a cena da un suo manager per il sabato successivo. Mi disse che c’erano molti invitati e che ci sarebbe stata una gradita sorpresa durante la cena. Ma non volle anticiparmi nulla.
    
    Arrivò il sabato e Marina mi telefonò dicendo che anche quella sera sarebbe stata occupata perché la coppia presso cui lavorava aveva organizzato una cena e lei doveva dargli una mano. Le ricordai che anch’io ero invitato a una cena e che ci saremmo visti più tardi. Lei mi rispose che probabilmente sarebbe rimata a dormire lì, perché si sarebbe fatto molto tardi e non voleva viaggiare da sola in piena notte. Nel pomeriggio sbrigai un po’ di lavoro e verso le sette e mezza ero pronto per uscire. Raggiunsi il mio cliente all’indirizzo che mi aveva indicato. Era una bella villa all’Olgiata, zona di ricconi. Ci fu aperto il cancello e alla porta trovammo ad attenderci la cameriera. Il mio cliente mi toccò col gomito e sottovoce, sorridendo mi disse “Hai visto che troietta questa cameriera? Non avevo ragione?” Davanti a me c’era Marina in minigonna nera, calze fumé, tacchi a spillo e camicetta bianca semitrasparente che lasciava ...
    ... scoperto metà seno, labbra rosso fuoco. Trasalii per un momento, mentre lei impallidiva e poi diventava rossa sulle guance come una fragola. Non sapevo che dire, né cosa fare e mi limitai a ridacchiare verso il mio cliente, farfugliando qualcosa su quella fighetta. La situazione era terribilmente imbarazzante. Non sapevo che fare. Avrei voluto prendere Marina da parte per farmi spiegare, ma non fu possibile. Fui presentato agli ospiti e dopo un aperitivo fummo invitati a spostarci nella sala da pranzo. Al tavolo eravamo otto uomini e quattro donne. Dopo qualche minuto, arrivò Marina con una zuppiera. Aveva la guancia destra rossa come se avesse preso un ceffone. Non osò sollevare lo sguardo su di me e mentre serviva la zuppa di pesce, si prese i complimenti di tutti i maschi presenti, alcuni anche piuttosto pesanti e pensai che il padrone di casa dovesse averli avvertiti che potevano prendersi certe libertà. Notai che la padrona di casa, una donna bellissima, ma con uno sguardo gelido e sprezzante, era mancina e capii chi potesse aver dato il ceffone a Marina, probabilmente perché aveva opposto qualche resistenza al fatto di entrare in sala a servire in tavola, data la mia presenzala . Ero imbarazzatissimo e avrei voluto andar via, specie quando Marina rientrò in sala a ritirare i piatti, vidi più di una mano allungarsi a toccarle il culo. Lei, senza fare una piega accettò persino che il padrone di casa, forse per sbloccare gli altri, infilasse la mano sotto la gonna e la tenesse ...
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