La notte brava
Data: 29/04/2019,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: Zindo, Fonte: Annunci69
... terzo perché non si guardavano tra loro ma guardavano entrambi noi due, spesso ridevano pure. Quei maledetti sorrisetti che mi innervosivano era l'arma di Aldo: mi davano fastidio, mi distraevano, mi deconcentravano. Tornavo a proporre ad Elena di allontanarci, lei continuava a inventare scuse per non farlo. Il desiderio di lei e l'essere andato in riserva di pazienza per sopportare le risatine di quegli altri due mi fecero decidere ad andare oltre le gentilezze, le carezzine, i palpeggiamenti soft e dopo aver detto ad Elena “Se ti piace tanto stare qui vuol dire che per te è il posto ideale per fare all'amore, facciamolo allora”.
Non è che poi io abbia aggredito Elena come se fossi stato un energumeno ma semplicemente non ho più frenato gli accresciuti desideri che entrambi avevamo contribuito a far lievitare con le cose che ci stavamo dicendo, come ce le stavamo dicendo, come ci stavamo comunicando con gesti, sguardi e tocchi anche le cose che non ci dicevamo a parole. In pratica passai all'abbraccio deciso, al baciarla, al farle sentire lo stato della mia erezione premendole il mio bacino contro il suo.
Lei, com'era prevedibile, corrispose alla grande: non eravamo mica andati li per una cenetta all'aperto ma proprio per soddisfare determinati sensi. Non era strano quello abbiamo fatto, al contrario poteva esserlo il fatto che avevamo atteso già tanto a farlo.
Ho avuto la sensazione netta d'essere stato io il “galletto” che aveva vinto la gara e mi son lasciato ...
... andare alla foga istintiva, dandomi al massimo ad Elena che con altrettanta foga mi stava ricambiando. Gli altri due, almeno per me, era come se fossero spariti, che non esistessero più, almeno non nelle nostre vicinanze.
Poi sentii qualche mano di troppo sul mio corpo, soprattutto mani non delicate come quelle di Elena, la quale comunque non poteva averne più di due, né poteva avvolgermi come mi son sentito avvolgere, da tutte le parti.
“Quegli altri due” (Aldo e Fulva) si erano mossi, ci avevano raggiunto in punta di piedi per non far rumore, piazzati uno alla nostra destra ed uno alla nostra sinistra ed erano le loro braccia a cingere dai due lati, sia me che Elena. Aperto gli occhi mi trovai non solo la faccia di Elena davanti alla mia, ma anche quelle degli altri due. Anche loro tendevano le bocche a labbra dischiuse come a richiedere baci, con le lingue sporgenti come ad offrirli i baci.
Nessuno ci avrebbe impedito di sottrarci a “quell'assalto” se avessimo voluto evitarlo, semplicemente non l'abbiamo voluto, né io, né Elena. Lei per prima e piuttosto celermente aveva girato leggermente il capo verso Aldo per accogliere, ora, il suo bacio al posto del mio. Non lo stava preferendo a me, solo assaporando tutte le bocche poiché un attimo dopo aveva girato il capo dalla parte opposta e “assaggiato” anche il bacio di Fulva.
Ci è piaciuto stare ancora così, abbracciati in un fascio a quattro, a scambiarci baci. Piaciuto così tanto che non ho fatto subito mente locale ...