La notte brava
Data: 29/04/2019,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: Zindo, Fonte: Annunci69
... quasi tutti, facendo i cortesi con tutti, nella sostanza ci siamo rintanati tra i nostri conoscenti. Io infatti ho quasi “sequestrato” Carla e Giorgio che conoscevo bene fino a quando Danilo non è venuto a “sequestrare” me.
Io e lui, Danilo, ci eravamo praticamente conosciuti tramite messaggi sul sito, perché entrambi scriviamo racconti. Io commento i suoi, lui i miei. Scriviamo in modo completamente diverso. A lui piace come scrivo io, a me come scrive lui, però siamo onesti l'un con l'altro: non ci risparmiamo critiche quando li meritiamo. Ecco ci eravamo messaggiati tanto per tanto tempo proprio parlando di racconti, poi , un paio di anni fa ci siamo trovati in vacanza nello stesso luogo, lo abbiamo scoperto casualmente, abbiamo deciso di incontrarci, ci siamo perciò conosciuti di persona e, strano a dirsi, ma è vero, abbiamo parlato del luogo di vacanza, del suo e del mio lavoro, di qualche iscritto al sito ma non di sesso , o dei nostri racconti, o dei nostri orientamenti sessuali. Praticamente ci siamo visti come amici -conoscenti qualsiasi, e ci siamo trovati bene insieme tanto che poi la nostra amicizia, sia pure a distanza si è consolidata e dura ancora. Quando i Caegi mi avevano proposto di partecipare e chiesto se conoscevo qualcuno subito ho pensato a lui. Mi hanno chiesto se potevo garantire per lui, ho detto di sì; l'ho invitato, ha detto sì, ci siamo trovati a villa Margherita entrambi,...forse ci stavamo chiedendo che ci stavamo a fare.
Poi ...
... l'atmosfera è cambiata: Qualcuno più coraggioso (gli Adelaldo e Fulva per esempio) hanno cominciato “a dare spettacolo”, nel senso che, dopo aver alzato il volume della musica, hanno cominciato a muovere passi di danza (una specie di flamenco gli Adelaldo, una coreografia tutta sua Fulva). Si dice che sono le ciliege a tirare ognuna un'altra, ma lo fanno anche le persone: partiti loro, tutti man mano ci siamo sciolti abbastanza ma, se si escludono alcuni movimenti e coreografie strane decisamente osé, il limite che separa una festa allegra da una festa erotica non era stato ancora superato. Ci volle la cena per far succedere le prime cose per le quali c'eravamo ritrovati.
La cena probabilmente era stata preparata da qualche catering: non era speciale ma buona sì, a buffet come il rinfresco iniziale e consumabile o in piedi, o a qualche tavolino con sedie che stavano sotto il porticato, o come molti fecero, anzi facemmo perché c'ero anche io, seduti sul muretto a mattoncini che delimitava l'area intorno alla casa come un anello e sul quale erano fissate le varie paline dei faretti per l'illuminazione esterna che, all'ora di cena, venne messa in funzione.
Tra l'offrire un boccone di qualcosa di già assaggiato ad altri perché verificassero quant'era buono, allo spostarsi di scatto con la scusa di non prendere sul petto qualche goccia di intingolo, in realtà per dare colpi di fianco a chi stava vicino; dal succhiarsi con malizia le dita come se fossero unte, allo scusarsi per aver ...