1. Prigionia, Capitolo 6


    Data: 27/04/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Autore: Dark, Fonte: RaccontiMilu

    ... un mago, ogni mago che si rispetti sa cosa vuole, e pianifica tutto in anticipo. Non aveva alcuna volontà nel perdere del tempo in quella bottega, aveva già una lista pronta da dare al satiro con tutto quello che desiderava. Aggiunse alla lista solo qualche dettaglio per specificare i particolari e poi consegnò la lista al satiro.
    
    “Sai a chi mandare il conto, sai che verrai pagato, sai dove mandare gli oggetti che desidero. Sai che se sta sera non li ho domani torno. E dopo aver comprato questo…Porcile, rado al suolo te e il folletto che fa finta di battere sull’incudine.”
    
    “Oh Padron Torghul, è sempre un piacere immenso poterLa servire!” Biascicò quella creatura bizzarra. Aveva sbagliato soltanto una volta a non rispondere correttamente ad un membro del consiglio cittadino e, anzi, a dargli contro. Un anno da schiavo era stato sufficiente a fargli capire chi doveva rispettare. Il suo vecchio Padrone lo faceva partecipare ogni sera ad un’orgia, da legato e senza poter fare nulla, e passare il resto del giorno venendo frustato, umiliato e distrutto nell’animo un pezzo alla volta. Ormai non era un satiro in esilio. Era una creatura distrutta a servizio di sadici ricchi e potenti.
    
    Torghul poi riprese la sua giornata. Il consiglio cittadino lo mandò come sempre in bestia. Era stato saggio svolgerlo in un campo anti magia e con troppe guardie che scattavano in piedi non appena qualcuno cercava di prendere a pugni o di sgozzare altri membri. Diciamo che non solo non era un ...
    ... posto amichevole, ma ognuno cercava di fare i propri interessi. E quasi mai nessuno cercava di far prosperare la città facendola tornare ad essere un vecchio impero.
    
    Come sempre Torghul tornò insoddisfatto a casa, indispettito e terribilmente frustrato da una giornata che gli era sembrata perdersi tra le dita. Entrato nel castello vide Evrilith quasi subito all’entrata. Lo aspettava in ginocchio, nella posizione corretta, con Krozan da dietro che con le braccia intrecciate sul petto la controllava. La guardò di sfuggita, era molto bella, e lui era troppo arrabbiato per darle attenzioni. Si girò verso Krozan, al castello aveva varie funzioni, tra cui quella di accompagnare spesso Torghul e servirlo aiutandolo con la servitù.
    
    “Fai preparare un bagno per me, e fai preparare la cena, ho fame. L’elfa continuerà il suo servizio.”
    
    Evrilith aveva aspettato tutto il giorno quel momento, era in estasi nell’attendere il suo Padrone. E la risposta che ricevette fu un misero cenno di assenso come a constatare che aveva eseguito quello che voleva Lui per poi scomparire nelle sue stanze. Aveva lavorato tutto il giorno, era stata impeccabile. E poi…Poi niente, si era sentita dimenticata dopo che se ne era andato dal castello per un giorno intero. Evrilith ebbe un moto di gelosia, e qui iniziò quello che lei avrebbe scoperto come uno degli errori più sciocchi che una schiava può fare. Non rendersi conto che anche il Padrone può avere grilli per la testa.
    
    Torghul riuscì a rilassare ...