1. Un nuovo lavoro


    Data: 22/04/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: bisexpassivissimo, Fonte: Annunci69

    ... suo volto, all'interno c'erano delle mutandine femminili, delle calze autoreggenti nere ed un babydoll nero trasparente che lasciava scoperta la parte dei seni. Rimase a bocca aperto per qualche secondo, poi pensò ad uno scherzo o ad un errore, no, non poteva essere nè l'uno nè l'altro, era una provocazione, ma stavolta non avrebbe ceduto, prese la busta e si diresse verso l'ufficio dell'avvocato, spalancò la porta ed entrò.
    
    "Devi bussare" disse subito l'uomo che era seduto intento a scrivere qualcosa al computer.
    
    "No signore questo è..."
    
    "Hai messo quello che c'era nella busta?" chiese interrompendolo.
    
    "No, sono cose..."
    
    "Devi indossarle o sei licenziato, ultimo avvertimento" incalzò l'avvocato con tono deciso e mantenendo lo sguardo serio e fisso.
    
    "Ma.."
    
    "Vai, indossale e torna qui!" comandò l'uomo e detto ciò tornò a concentrarsi sul computer.
    
    Michele era stato di nuovo annullato, uscì dall'ufficio, chiuse la porta e tornò alla sua postazione, si mise seduto con di fronte la busta. Che fare? Era davvero deciso a spingersi così in là? E come mai non era riuscito a ribattere? Perchè questa sensazione di essere impotente e docile era allo stesso tempo spaventosa ed eccitante?
    
    Una volta ancora decise di accontentare chi lo stava pagando, si spogliò alla sua scrivania e si mise ciò che era nel sacchetto, rimase a studiarsi, le mutandine lasciavano una strana sensazione tra le chiappe, era più sensibile, dopotutto non gli stavano male quelle cose ed ...
    ... erano addirittura della sua taglia precisa, la sua pelle non era più arrossata dalla ceretta ma era tornata candida. Si incamminò lentamente verso l'ufficio, busso con fare indeciso e attese.
    
    "Vieni pure"si sentì provenire dall'altra parte.
    
    Michele aprì la porta ed entrò a testa bassa con il viso imbarazzato e rosso.
    
    "Guarda come sei bella depilata ed agghindata a dovere" disse l'avvocato alzandosi e venendogli incontro. Ora il ragazzo era al centro della stanza con le mani giunte all'altezza del pene, mentre l'uomo aveva ripreso a girargli intorno.
    
    "Che bel culetto che hai, sapevo che avrebbe fatto un bel lavoro depilandoti" dicendo così gli tastò il sedere in modo deciso, Michele era impietrito.
    
    "Volevo fare le cose con calma ammaestrandoti a poco a poco, ma sei stata una bambina cattiva a non ubbidire al primo comando del primo giorno e ora dovrai essere punita"
    
    Michele non era mai stato appellato al femminile ma doveva ammettere che in quel momento c'era ben poco di mascolino in lui. "Cosa vuole che faccia capo?" chiese.
    
    L'avvocato prese posto su una delle poltrone ai lati del tavolino di vetro "sdraiati sopra di me così" disse trascinandolo ed adagiandolo sopra le proprie gambe di traverso.
    
    Fece in modo che il sedere sporgesse per bene e poi fece partire una prima sculacciata poderosa che colpì la natica destra. Michele reagì d'istinto gridando e sobbalzando, ma subito l'altra mano dell'avvocato lo prese per i suoi lunghi capelli e gli abbassò la ...
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