1. Un nuovo lavoro


    Data: 22/04/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: bisexpassivissimo, Fonte: Annunci69

    Michele non aveva ancora 19 anni, aveva finito le superiori e non aveva voglia di iscriversi all'università. Era un ragazzo magro, alto 160 cm, con la pelle bianca come il latte ed i capelli rossi lunghi fino alle spalle. I genitori lo stavano spingendo a trovarsi un lavoro dal momento che non voleva continuare con gli studi, e così li assecondò mettendosi alla ricerca sui vari giornali e siti per trovare un'occupazione che gli andasse a genio, non voleva fare il classico cameriere o barista e quindi si mise a cercare altri impieghi, magari più redditizi. Gli capitò un annuncio che diceva "Cercasi ragazzo giovane e volenteroso per lavoro di segreteria e archivio ben retribuito in studio legale", si segnò subito il numero attratto dalla possibilità di essere ben pagato per fare il segretario e chiamò immediatamente. Rispose un uomo con voce profonda e che parlava un italiano preciso e attento senza far trasparire alcun accento che disse a Michele di presentarsi il giorno dopo in ufficio alle 9 del mattino portando il curriculum per sottoporsi al colloquio.
    
    Il giorno seguente si presentò quindi all'indirizzo prestabilito, era un edificio costruito da poco che conteneva uffici, studi medici e locali commerciali, lo studio legale in questione era al secondo piano, Michele prese le scale e raggiunse il portone al quale suonò il campanello. Si era vestito con una camicia, un maglioncino attillato e dei pantaloni eleganti per dare segno di professionalità senza puntare alla ...
    ... giacca e cravatta che gli sembravano esagerati per la sua età. Il portone si aprì e vi apparve l'avvocato in questione, era un uomo massiccio ed imponente, alto e molto robusto, probabilmente un po' sovrappeso, aveva i capelli brizzolati pettinati con la riga in mezzo e portava occhiali di una montatura molto elegante e sicuramente costosa, indossava un completo blu con cravatta. Michele ne rimase subito colpito per lo strapotere fisico che emanava su di lui, ragazzo magrolino e più debole. L'avvocato gli diede la mano stringendo forte e lo fece entrare sorridendo e squadrandolo da capo a piedi fronte e soprattutto retro.
    
    "Bene Michele, per prima cosa ti faccio vedere come è organizzato lo studio, qui abbiamo la sala d'attesa..." disse mostrando la prima stanza con varie poltroncine, 2 tavolini con qualche giornale sopra ed il dispenser per l'acqua con il boccione di plastica classico degli uffici. Alla destra della sala d'aspetto c'era un bancone bianco a forma di L con dietro archivi e librerie "questa sarà la tua postazione se ottieni il lavoro..." spiegò sempre guidandolo attraverso la stanza e illustrando i vari angoli. Poi seguirono un corridoio che portava a 3 porte identiche
    
    "questa a sinistra è il mio ufficio, quella centrale è il bagno, quella a destra è una stanza che usiamo a volte per degli incontri speciali" illustrò l'avvocato mentre Michele si guardava intorno, a quel punto venne invitato nell'ufficio. Si ritrovò in un locale grandissimo e spazioso, c'era un ...
«1234...7»