Un nuovo lavoro
Data: 22/04/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: bisexpassivissimo, Fonte: Annunci69
... divano sulla sinistra con di fronte un tavolino di vetro, altre due poltrone, diversi scaffali e librerie, e dall'altra parte una scrivania possente quanto il proprietario ma altrettanto ordinata con di fronte due sedie imbottite. Si sederono uno di fronte all'altro divisi dalla grande scrivania e così cominciò il colloquio vero e proprio con le solite domande di rito che si sentono in ogni nuovo posto di lavoro, poi iniziarono ad arrivare domande più particolari e strane dall'avvocato che stava appoggiato alla schienale della sua poltrona con gli occhi fissi su Michele come fosse una leonessa con un'antilope.
"Sei fidanzato?"
"Ehm, no..." non capiva il senso di questa domanda improvvisa.
"Bene, sai come rivolgerti al tuo superiore?"
"In che senso?"
"Sai essere servile e premuroso verso il tuo superiore?" ora si sporse in avanti mettendo i gomiti sulla scrivania
"Credo di si..." rispose un po' a disagio "Come mai vuole solo maschi?"
"Siete più ubbidienti e non rimanete incinti all'improvviso. Perchè vuoi questo lavoro? Sinceramente..."
"Per guadagnare un po' di soldi e perchè non mi va di andare all'università"
"Quindi sei uno scansafatiche in realtà..."
"No no posso impegnarmi e lavorare sodo" si affrettò a correggersi
"Dimostramelo, fammi vedere che vuoi questo lavoro!"
"Come?"
"Se ti chiedo una cosa, per quanto ti possa sembrare strana, la farai?"
"Credo di si.."
"No, voglio una risposta decisa" disse alzandosi a ...
... posizionare alle spalle di Michele
"Si..." rispose ancora indeciso
"Vediamo allora: mettiti in ginocchio"
Michele si voltò verso l'uomo trovandolo con le mani in tasca "Come?"
"In ginocchio a terra o non se ne fa niente"
Il ragazzo si alzò titubante e si mise in ginocchio sul pavimento. L'avvocato gli girò intorno guardandolo mentre era inginocchiato con le mani sulle cosce, gli pose una mano sulla testa e la fece scivolare tra i capelli lunghi e lisci del ragazzo
"mi piacciono questi lunghi capelli fulvi" poi d'improvviso strinse i capelli piegando la testa di Michele all'indietro "Ah! Ma che caz..."
"E mi piace che non hai un pelo di barba..." continuò l'avvocato fregandosene mentre con il dorso dell'altra mano carezzava la guancia del ragazzo. Lo lasciò andare ed ordinò "Ora gattona fino al tavolo di vetro lentamente" e si appoggiò alla scrivania incrociando le braccia.
Michele era come imbambolato, sbattè due volte le palpebre e come ipnotizzato con il cuore che batteva forte di voltò ed iniziò a gattonare verso il tavolo.
"Ora torna indietro verso di me"
Il ragazzo invertì la direzione e si mosse verso il capo, arrivato a venti centimetri dall'uomo si fermò restando immobile. A quell'altezza fissò lo sguardo sul pacco del padrone che sembrava bello gonfio, iniziò a temere che gli avrebbe chiesto qualcosa di ancora più sconveniente, o forse la cosa un po' la desiderava?
"Hai visto? Sai essere ubbidiente e servile, questo è quello che cerco, puoi ...