1. Il cognome del padre 1


    Data: 16/04/2019, Categorie: Etero Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69

    ... Ginevra Locatelli e che Bianchi è il cognome di tua madre, all’ospedale ti portò tuo padre e tua madre è arrivata solo dopo due giorni … Ingegnere Locatelli, sta dicendoci che lei è il padre di Ginevra e che sua madre le ha rubato il diritto?”
    
    “Tancredi, permettimi di chiamarti per nome; ti prego di chiamarmi Marco ; forse poi capirete perché; Ginevra, hai visto dov’era tua madre mentre ti operavano?”
    
    “Qui dice a Pantelleria, in compagnia di Massimo Porcelli, il maiale che se la sbatte una volta al mese … Oh mio dio, mia madre stava facendo la troia col suo amante mentre io rischiavo di morire e accanto a me c’era mio padre … c’eri tu; adesso riconosco il tuo viso, la tua pelle, il tuo odore, tu sei mio padre!”
    
    “Già! Quel padre così stupido da non impedire che tua madre mi scaricasse la colpa del tuo incidente mentre lei se la spassava con un amante di vecchia data, di cui non avevo alba … “
    
    “Perché le hai permesso di cancellarti dalla mia vita?”
    
    “Perché ero uno stupido, innamorato di una donna inaffidabile che mi ha odiato fino a cancellarmi dall’esistenza di una figlia per la quale avrei dato e darei le vita. Ma non basta; ci sono cose anche peggiori … “
    
    “AZATI DA QUELLA POLTRONA, MALEDETTO! Alzati, ti ho detto!”
    
    Lui eseguì e si alzò; Ginevra girò intorno alla scrivania e lo andò a stringere fra le braccia; tra i singhiozzi gli disse.
    
    “Maledetto, lo sai da quanti anni sogno di potere fare questo gesto? Di sentire il tuo corpo, la tua pelle, ...
    ... il tuo odore; me ne frego se sei dio in terra, se comandi centinaia di persone; io volevo … io voglio abbracciare mio padre, non un’astrazione ma te, fisicamente, concretamente; non puoi neanche immaginare il bene che ti voglio … “
    
    “Non piangere, amore; non è il tempo di piangere; tu aspettavi solo; io aspettavo e indagavo, ti spiavo da lontano, ti desideravo e dovevo solo sognarti; non sei stata l’unica a soffrire. Tancredi, ti è chiaro perché voglio che mi parli come a un amico, non al padre della tua ragazza, non al dirigente del cavolo, ma ad una persona che ama Ginevra quanto e forse più di te?”
    
    “La smettiamo di piangere; il passato è chiarito; c’è altro da sapere?”
    
    “Si; sono incavolato nero con tutti e due; perché avete interrotto gli studi universitari?”
    
    “Perché sono finiti i soldi.”
    
    “Quali soldi sarebbero finiti?”
    
    “Quelli di un conto fiduciario di mamma … “
    
    “Di chi?”
    
    Nel dire questo, aveva spinto verso di lei documenti del conto fiduciario che faceva aggio sui suoi conti personali.
    
    “Oh, mio dio, pagavi tu?”
    
    “Lo vedi tu stessa; non ho mai smesso e non avrei mai smesso di pagare; purtroppo, eri minorenne e doveva amministrare tua madre che ti ha rubato, anzi vi ha rubato la laurea perché so benissimo che pagavi anche per Tancredi e mi faceva piacere, perché sapevo che ti rendeva felice; la tua perfida mamma ha rubato a te la carriera e a me i soldi, perché ha cominciato a devolverli ai debiti del suo amante, come puoi rilevare dai ...