1. Il cognome del padre 1


    Data: 16/04/2019, Categorie: Etero Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69

    ... sanguinare, ebbe la sensazione di sentirsi finalmente dominata da un maschio vero; non vide più il paradiso, non sentì più gli angeli, ma godeva da matti.
    
    Purtroppo, non potevano abbandonarsi spesso a serate di sesso sfrenato; lui aveva sempre moltissimi impegni e, a quel che si diceva, la garconniere era frequentatissima quasi ogni sera da tutte le lavoranti della fabbrica e dalle amiche che Massimo si procurava in ogni dove; ma gli incontri valevano bene per i suoi scopi, che erano soprattutto rendere pan per focaccia a quel prepotente del marito che continuava a coccolare la figlia e il lavoro e a lei concedeva solo l’amore notturno.
    
    L’idea più felice fu specializzarsi in convegni, incontri o conferenze, all’incirca una volta al mese, a cui il suo titolare la portava come persona di fiducia; in realtà si trattava semplicemente di trasferirsi in un albergo di lusso, in una qualche località rinomata, dove viveva giornate di sesso brutale e violento ma anche tanto soddisfacente e, alla fine, gratificante; il marito, con la solita bonomia altezzosa, neppure si curava di appurare la veridicità dell’impegno; forse, era anche contento di essere cornuto.
    
    Erano ormai anni che la cosa andava avanti quasi monotona; lei ogni tanto spariva per qualche giorno e andava a ‘fare il pieno’ di sesso aggressivo e brutale; lui continuava imperterrito a coccolarsi la figlia arrivando a disegnare con lei, a tenersela in braccia per ore, a lasciarla giocare col suo corpo, perche Ginevra ...
    ... amava carezzare, titillare e martirizzare suo padre; ancora di più, passava anche notti bianche ad elaborare piani industriali e la sua ditta cresceva.
    
    L’occasione in cui la figlia ebbe l’incidente capitò proprio quella volta che avevano deciso, lei e Massimo, di andare in vacanza in una località particolare, l’isola di Pantelleria, lontana dalle rotte abituali; i collegamenti non erano facili ed era necessario studiare bene gli orari aerei o navali, per sfruttare al meglio i giorni che avevano a disposizione; ma riuscirono a fermare un week end lungo, da giovedì al lunedì successivo per approfittare del primo sole vero sul mare.
    
    Arrivarono in mattinata, con la scusa di un convegno di lavoro, si registrarono come signora Locatelli e marito, per non far comparire il nome di Massimo, e addirittura Marina pagò con la carta di credito di suo marito, cornuto ignaro e stupido; si precipitarono in camera e, prima ancora di avere disfatto le valigie, lui l’aveva sbattuta sul letto, aveva aperto il pantalone e l’aveva infilzata con la sua notevole mazza fino alla testa dell’utero.
    
    Lei si sentì riempita di colpo dalla passione di lui e, come sempre, fu felice di essere posseduta brutalmente, gli strinse le gambe dietro la schiena e si fece penetrare di brutto fino in fondo; non ci mise molto ad arrivare all’orgasmo con il suo amante, favoriti anche dalla situazione particolare che invitava alle suggestioni; dopo la copula che fu quasi una sveltina, si rassettarono, misero in ...
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