Gli inizi con il BDSM
Data: 13/04/2019,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Etero
Autoerotismo
Autore: Padrone_Andrea, Fonte: RaccontiMilu
... un urlo usciva dalla mia bocca. “Brava troia, mi piace sentirti urlare per me. Ora riprendi a fare la cagna che gattona” E muoveri con otto mollette sui testicoli non era facile, anzi era proprio doloroso. “Brutta cagna guarda cosa stai combinando” Abbassai lo sguardo per capire e il mio cazzo stava letteralmente colando per terra. Anche se non era duro continuava a perdere liquido. “Guarda anche tu ti bagni come una vera troietta, ma non devi sporcare casa, lecca tutto per pulire” E così feci, poggiai la lingua a terra e inizia a leccare i miei liquidi sotto lo sguardo del mio Padrone. “Vuoi sborrare cagna?” “Si Padrone magari” “Bene ma alle mie condizioni”, mi fece mettere a gambe aperte con la cam nel mezzo, il cazzo mi divenne subito duro, e fui obbligato a scappellarmi. In quel modo continuavo davvero a colare come se avessi avuto una fighetta bagnata. Dopo di chè potei segarmi sempre senza togliere le mollette. Ogni movimento dava piacare ma allo stesso tempo dolore. Dopo qualche minuto il Padrone disse che potevo venire ma che avevo solo dieci secondo per farlo sennò sarei rimasto così. Iniziò a contare e dopo solo tre secondi venni con parecchi getti potenti che mi arrivarono fino al collo. “Cagna resta così sporca, mettiti a 90 e apri la bocca indirizzandola verso la cam”. Mi misi in quella posizione, il Padrone avvicinò il cazzo alla cam, come per mettermelo in bocca e iniziò a segarsi. Dopo qualche minuto venne anche lui con diversi fiotti urlando: “Bevilo ...
... tutto cagna”. Una volta finito di sborrare mi fece i complimenti dicendo che avevo passato il test e che ora ero la sua troia. Avevo passato un’ora ai suoi piedi, io che mai avevo toccato un cazzo o ci avevo pensato, e in quell’ora mi ero eccitato da paura capendo cosa mi piaceva davvero. La prima esperienza da schiavo per un ragazzo mi aveva davvero colpito. L’eccitazione in me era salita alle stelle e nei giorni successivi più e più volte mi segai ripensando a quella esperienza. Essere comandato, dover eseguire gli ordini alla lettera mi piaceva da morire. Inoltre sapevo di aver superato solo un test e che le volte successive sarebbero state molto più intense.Passarono alcune settimane e finalmente io e il Padrone Marco riuscimmo a ritrovarci. “Allora troia pronta per essere usata per il mio piacere?” “Certo Padrone, sono a sua disposizione”. Tempo di far partire la videochiamata e lui era già nudo con il suo splendido cazzo duro in mano, cazzo che ogni volta attirava la mia attenzione e mi faceva perdere in mille pensieri impuri. “Bene cagna ora spogliati, guai a te se sarai duro”, purtroppo essere duro per me in quella condizione era inevitabile, essere chiamato cagna, essere insultato, sentirmi a lui inferiore andava a toccare diversi miei lati nascosti, e il risultato di tutto ciò non poteva essere che avere il cazzo già duro e bagnato. “Troia ti avevo detto di non essere duro, le cagnette in calore vanno punite”. Il primo ordine fu quello di prendere le mie mutande ...