1. L’intesa 1


    Data: 12/04/2019, Categorie: Etero Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69

    I ‘quattro moschettieri’ avevano sollevato molte invidie, quando ancora erano iscritti all’Università, dove si erano meritati l’appellativo per la continuità di frequenza che li rendeva quasi indivisibili; arrivati intorno alla quarantina, con qualche piccolo scarto tra ragazzi e ragazze ed anche, addirittura, di pochi mesi tra di loro, potevano in ogni senso dichiararsi soddisfatti dei risultati conseguiti
    
    Io, Rossella a poco dal quarantesimo compleanno, ero la più fortunata perché protetta da una famiglia benestante che, tra le altre facilitazioni concesse, mi aveva regalato un appartamento in centro ed aveva favorito il mio inserimento, ad un livello di media dirigenza, in una importante Banca in città; come previsto sin dagli anni del Liceo, mi ero sposata con Manlio, quarantatre anni compiuti, la mente senz’altro più brillante del gruppo, che aveva a pieno merito conseguito la laurea in Legge.
    
    Adesso era uno dei più noti ed apprezzai avvocati del tribunale ed era famoso per i suoi comportamenti disinvolti a cui non avevo mai dato molto peso; il nostro accordo era fondato sul dichiarato impegno alla fiducia ed alla lealtà che ci aveva consentito di superare qualche lieve impaccio nel corso degli anni, soprattutto a causa del divario economico che talvolta lo aveva fatto sentire subalterno.
    
    Rinunciammo ad abitare l’appartamento che mi avevano messo a disposizione, perché mio marito aveva preferito affittarne uno che fosse più ‘nostro’ e di cui condividevamo gli ...
    ... oneri; l’altro fu destinato a studio legale per lui e per Marika, la mia amica del cuore e compagna di studi di Manlio, laureatasi anche lei in Legge ed avviatasi alla professione nello studio che condivideva con lui.
    
    Di qualche mese oltre la quarantina, aveva sposato, quasi per inevitabile necessità, il ‘quarto moschettiere’, Ettore, quarantaquattro anni, laureato in Economia e Commercio ed entrato immediatamente nell’organico di una grossa Industria sovranazionale con incarichi di alta responsabilità; dei quattro, era senza alcun dubbio il più pacifico, buono e disponibile, al punto da essere talvolta sopraffatto dalla moglie molto aggressiva e carrierista.
    
    La nostra vita scorreva nella dolce pigrizia di tutte le città di provincia, con rituali quasi inevitabili, come prendere il caffè al bar centrale la mattina e l’aperitivo prima di cena; scambiare al tavolino del bar o nei salotti di qualche amico pettegolezzi di ogni genere e sorta; organizzavano ogni tanto cene a casa di qualcuno, specialmente per ricorrenze particolari; naturalmente, noi quattro ci incontravamo molto spesso, a casa loro o nostra, quasi a cementare una salda amicizia.
    
    Da qualche conversazione più intima, risultò che io e Marika avevamo qualche divergenza sui rapporti sessuali; io mi lamentai un poco della tendenza di mio marito a saltare quasi del tutto i preliminari ed a mirare alla penetrazione immediata del suo notevole fallo in vagina, da ogni posizione e in tutte le varianti; per questo, il ...
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