1. Camilla, amore mio (2) - quanti dubbi


    Data: 11/04/2019, Categorie: Tradimenti Autore: pato3, Fonte: Annunci69

    ... avevamo bevuta una prima e una durante la pizza. Questa era la terza. Credo che anche lei avesse bisogno di sciogliersi un po’, sebbene fosse la più convinta.
    
    Le birre durarono poco. Forse tutti e tre avevamo fretta di arrivare lì. Non era più seduta sulle ginocchia, ma un po’ più su, sul suo pacco. E si muoveva quasi impercettibilmente. Karim non era altrettanto delicato. Quando si stufò di quel movimento seducente le afferrò un seno in maniera quasi brutale e lo palpeggiò come una palla antistress. Non gli interessava sapere se apprezzassi o no quei palpeggiamenti su Camilla. Non mi guardava. Forse gli dava fastidio condividere Camilla con me.
    
    Lei si tolse la maglietta e rimase con il reggiseno e la minigonna di jeans (ai tempi andava di moda). Karim sganciò immediatamente il reggiseno. Lei con un gesto istintivo, forse fasullo, andò a tenere il reggiseno per evitare che le tette rimanessero nude. A quel punto, stanco della farsa, mi alzai e andai a levarle il reggiseno. Iniziai a baciarle i seni, mentre Karim andava giù con la mano ed entrava sotto la gonna. Camilla iniziò a gemere.
    
    Avevo capito che a Karim piaceva il pelo da quando lei aveva iniziato a lasciarlo crescere. Era da un po’ che non vedevo la figa della mia ragazza e quando finalmente Karim alzò la gonna fino all’ombelico e scostò le mutandine per strusciare meglio le sue dita sulla sua femminilità, potei finalmente vedere in tutto il suo rigoglio la chioma intima di Camilla.
    
    L’amante di Camilla ...
    ... la fece alzare e chinare in avanti. A quel punto lei mi sbottonò i jeans e prese il mio cazzo in bocca, mentre Karim la masturbava e le leccava il buco del culo. Lui non era tipo da girarci molto attorno, da carezze, da preliminari prolungati. Cominciò subito a martellare con la mano e presto decise di infilarci dentro il cazzo. Così, senza troppi preamboli, glielo sbatté dentro e iniziò a scoparla con forza e rapidità, prendendola dai capelli ed impedendole di continuare a farmi un buon pompino.
    
    Mi venne istintivo togliere la mano di Karim dai capelli di lei e rimetterglielo in bocca. Mi sembrava una scena già vista. Come quando all’asilo litigavo per i giocattoli con altri bambini. Forse per quello passammo da un dolce pompino a una vera e propria scopata in bocca. Non era più lei a fare su e giù con la bocca, ma io a tenerle ferma la testa e fare avanti e indietro lavorando di bacino.
    
    Intanto Camilla, messa in mezzo a una competizione tra galli… a proposito, il suo era più lungo e grosso del mio… dicevo, Camilla godeva, anche se faceva fatica a tenere in bocca il cazzo che voleva raggiungere profondità mai esplorate.
    
    Lei amava essere scopata ed amava essere un oggetto. Avrebbe amato ancora di più quello che venne dopo. Deciso a scoparle la figa e ribadire il controllo di ciò che era mio, sfoderai il cazzo dalla sua bocca, e mentre quello continuava a trapanare con forza la tirai dal braccio per portarla verso il divano. Entrambi si adeguarono e mi seguirono. Mi ...