1. A quattro mani


    Data: 09/04/2019, Categorie: Trans Autore: Danytrv, Fonte: Annunci69

    ... Risposi e immediatamente riconobbi la voce di Paolo. Scambiammo qualche parola poi chiese se fossi libera quella sera. Accettai e ci accordammo per vederci alle 20.
    
    - Paolo - L'avevo chiamata e già me ne ero pentito convinto di aver fatto una cazzata. All'ora concordata ero davanti a casa sua e quando uscì dal portone vidi che indossava un paio di leggings in pelle che le fasciavano le gambe sopra aveva un giubbotto corto color panna che sottolineava la vita sottile. Scesi dall'auto e ci salutammo piuttosto formalmente poi le aprì la porta facendola sedere e le vidi il viso. Un trucco leggero faceva risaltare i suoi grandi occhi nocciola e pensai che era bellissima e che non poteva essere un uomo.
    
    - Daniela - Mi ero seduta e per diversi secondici fu un silenzio carico d'imbarazzo. Ruppi quel silenzio dicendo che seppur cambiata nell'aspetto restavo sempre il Daniele che aveva conosciuto.
    
    - Paolo - In risposta chiesi perchè mi stava prendendo in giro.
    
    - Daniela - Ancora non mi credeva o perlomeno stentava a credermi così gli raccontai che per anni avevo combattuto con me stessa mentendo sulla mia sessualità poi la sofferenza psicologica che vivevo nell'essere un uomo mi aveva portato a travestirmi ma era un palliativo. Andai da una psicologa e pian piano maturai l'idea di cambiare. Raggiunta questa consapevolezza iniziai ad andare al lavoro con un leggero make up smettendo di nascondermi. L’atteggiamento di chi mi era vicino cambiò repentinamente ed ebbi problemi ...
    ... sul lavoro e con i familiari. Gli amici sparirono e la cosa peggiorò quando la terapia cominciò a cambiarmi fisicamente. Venivo guardata come un animale da baraccone, commenti malevoli mi seguivano ovunque e quando abbandonai l’identità maschile tutto andò a rotoli. Mio padre non volle più vedermi o sentirmi e mamma piangeva ogni volta che qualcuno le chiedeva di me. Fui posta nella condizione di lasciare il lavoro. Non sono stupida e sapevo che tutto questo sarebbe accaduto ed ero preparata. Vendetti casa e rilevai la mia attuale attività realizzando il mio sogno.
    
    - Paolo - Avevo ascoltato ed ero sbalordito ed ammirato per la sua forza di carattere, ormai convinto che fosse proprio Daniele. Feci i soliti commenti sull'ipocrisia e sui falsi moralismi poi cambiai argomento perché turbato. Durante la cena mi accorsi che gli uomini la guardavano, lei si comportava come se quella fosse la sua condizione naturale e ne ero affascinato. Le chiesi se fosse infastidita da quegli sguardi. Scosse la testa e mi disse sottovoce che ne era lusingata e dopo qualche istante di silenzio si protese verso di me sussurrando che loro non sapevano quello che sapevo io.
    
    - Daniela - Parlando con Paolo sembrava che gli anni non fossero trascorsi, avevamo ritrovato lo stesso spirito di complicità del passato, avevo ritrovato l’amico! Era mezzanotte passata quando mi riaccompagnò a casa. Scese per accompagnarmi al portone ed io nel salutalo dissi che era stato bello rivederlo ma che avrei capito ...
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