1. A quattro mani


    Data: 09/04/2019, Categorie: Trans Autore: Danytrv, Fonte: Annunci69

    ... Paolo come in passato. Ricordavo benissimo quando diceva che se fossi stata una donna mi avrebbe sposato e io nascondevo quanto quelle parole mi facessero piacere e soffrire al contempo sapendo di non avere speranze. Lo avevo odiato ogni volta che lo avevo visto stretto ad un'altra ed ora che donna lo ero per lui solo una amica.
    
    - Paolo - In hotel più volte solo nella mia stanza fui tentato di bussare alla porta di Daniela. Ero certo che mi avrebbe aperto le braccia se avessi bussato alla sua porta, lo avevo capito dai sui sguardi, dalle veloci carezze sulle mie mani e dal suo stringersi a me mentre passeggiavamo per le strade adducendo la scusa dei tacchi sulle strade sconnesse. Mi dicevo e ripetevo continuamente “ E’ un uomo!” poi la guardavo e quella convinzione vacillava. L'avevo immaginata in calze e reggicalze, reggiseno e tanga e mi ero eccitato. Tornati a Roma ci sentimmo per qualche giorno solo al telefono poi presi la mia decisione e la chiamai. Parlammo lungamente al telefono e le dissi quello che sentivo e che dovevamo parlarne di persona così ci accordammo per vederci quella sera.
    
    - Daniela - Quella sera dovevamo vederci ed io ero turbata. Paolo era attratto da me ma non sapevo se era solo una questione fisica o se fosse infatuato di me e nel caso non volevo rovinargli l'esistenza. Lui non sapeva a cosa sarebbe andato incontro mettendosi con una trans. Dovevo dissuaderlo in ogni modo possibile.
    
    - Paolo - L'andai a prendere sotto casa come al solito e ...
    ... quando uscì indossava un lungo cappotto che le arrivava sotto le ginocchia, si vedevano i polpacci coperti da calze nere ed aveva delle decoltè con un tacco altissimo ed era truccata pesante. Ne fui stupito perché non era da lei, di solito vestiva in modo sobrio ed elegante.
    
    - Daniela - In auto baciai Paolo sulla guancia e parlammo della nostra giornata. Non volevo e ne potevo rivelargli i miei sentimenti e che non avendo alcuna possibilità di averlo per me ero giunta alla conclusione che dovevo allontanarlo senza farmi rimpiangere.
    
    - Paolo - Sentivo il suo profumo ed ero emozionato. Entrai nel ristorante tenendo Daniela sotto al braccio. Raggiunto il tavolo l’aiutai a togliere il cappotto e sorrisi nel pensare che con lei mi comportavo come se fosse una donna vera ma poi rimasi a bocca aperta. Indossava una gonna strettissima e corta con un piccolo spacco sul davanti, sopra aveva una camicia bianca trasparente che lasciava intravvedere il reggiseno nero ed aveva anche lasciato alcuni bottoni slacciati in modo che si vedesse una porzione abbondante del seno stretto nel push up. Molti uomini si girarono a guardarla con evidente ostentazione. Era imbarazzante, tremendamente imbarazzante!
    
    - Daniela - Colsi lo sguardo di Paolo, volutamente avevo indossato quella gonna e quella camicetta, dovevo provocare una sua reazione, dovevo porre fine a quella serata il prima possibile, doveva provare disgusto e fastidio. Sedendomi feci in modo che la gonna salisse e lasciasse vedere ...
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