1. Il diavolo omosessuale - 1


    Data: 08/04/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: adad, Fonte: Annunci69

    ... Asmodeo era illuminato in pieno dalla luce che entrava dalla finestra, per cui nulla si poteva nascondere allo sguardo adesso rapace di Bicio. Che senza pensarci due volte, allungò la mano per toccare il frutto proibito.
    
    “Ah! Ah! – lo riprese Asmodeo, facendo un passo indietro e dandogli un colpetto sulla mano – Prima firmiamo il contratto.”
    
    “Il contratto?”
    
    “La cessione della tua anima al sottoscritto in cambio di sesso. Meglio mettere tutto nero su bianco, non si può mai sapere.”
    
    “Beh, - fece Bicio, che aveva ritrovato un po’ del suo coraggio – se è la mia anima immortale che sto vendendo: permetterai che dia almeno un’occhiata a quello che sto comprando?”
    
    “Puoi fidarti, - disse Asmodeo, toccandoselo – non è un tubo di plastica…”
    
    “Caveat emptor, dicevano i romani…”, replicò Bicio.
    
    “Wow! Attento il compratore… - ghignò Asmodeo – ma dovresti fidarti del diavolo.”
    
    “Il diavolo è bugiardo per natura.”
    
    Asmodeo scoppiò a ridere: quel dialogo, sa da un lato lo stava divertendo, dall’altro stava anche stemperando la tensione fra loro due, tanto che anche Bicio sorrise, accomodandosi sul divano. C’era anche un’altra cosa che stava destando l’interesse di Mariano, il fatto di scoprire una persona completamente diversa da quella che si era immaginata dal tono prima dell’annuncio e poi delle mail che si erano scambiati: stava scoprendo, infatti, una persona sensibile, intelligente, tutt’altro che squallida. E questo gli piaceva.
    
    “Ok - assentì allora – in ...
    ... fondo hai ragione: mai comprare a scatola chiusa.”, e con mosse sapienti cominciò a spogliarsi.
    
    Prima si sfilò la maglietta, consapevole dell’effetto che avrebbe prodotto sull’altro la vista del suo torace ben definito. E infatti, vide Bicio sgranare gli occhi e trattenere un momento il respiro. Poi si slacciò i jeans, ma invece di sfilarseli subito, si chinò a togliersi le scarpe e i calzini, sentendo quasi fisicamente lo sguardo di Bicio puntato sul triangolino bianco degli slip, che traspariva dalla patta aperta.
    
    Finalmente, si raddrizzò e lentamente prese a tirarsi giù i pantaloni… sfilandoseli da una gamba e dall’altra, per rimanergli davanti gloriosamente in mutande.
    
    “Ti basta? – fece ad un attonito Bicio – o devo togliere anche il resto?”
    
    Bicio non rispose: fissava quella meraviglia di ragazzo che aveva davanti e i suoi occhi non sapevano dove fissarsi, tale ne era lo splendore. Ma era sempre lì che tornava il suo sguardo: ai fianchi stretti avvolti dagli slip candidi, il cui davanti era teso da un rigonfio lungo e poderoso.
    
    D’impulso si alzò, gli si inginocchiò davanti e baciò il pacco, aspirandone il profumo a pieni polmoni… un profumo denso… caldo… irresistibile…
    
    Asmodeo lo lasciò un momento assorto in quella adorazione, ma quando lo vide sull’atto di baciargli di nuovo l’inguine:
    
    “Il contratto, prima…”, gli ricordò, tirandosi un po’ indietro.
    
    “Sì…”, sospirò Bicio, ormai perso, e prese il foglio che l’altro gli porgeva.
    
    Si accostò al tavolo e ...
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