1. Il diavolo omosessuale - 1


    Data: 08/04/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: adad, Fonte: Annunci69

    ... parlandone, le voglie arretrate di Bicio si scoprirono senza limiti e quelle, pur non arretrate, di Mariano si scoprirono ansiose di ampliare i loro orizzonti. Ma per ora era tutto sulla carta, o meglio nei circuiti elettronici dei loro computer e smart: che sarebbe successo al loro incontro? “Alla peggio, gli dico che mi sono confessato e ci ho ripensato.”, si rispose Bicio. “Alla peggio, gli dico che chiede troppo per un’anima già dannata e mando a monte l’affare.”, si rispose a sua volta Mariano.
    
    E giunse il momento. Avevano fissato un sabato pomeriggio a casa di Bicio, per concludere l’affare. E puntuale, il campanello suonò.
    
    Tralascio lo stato d’animo con cui Bicio era vissuto in quei giorni: mille volte si era pentito di aver pubblicato l’annuncio, di aver letto il messaggio di Asmodeo, di avergli risposto eccetera eccetera, mille volte si era rammaricato di essere stato così imbecille: vendere l’anima al diavolo… cosa gli era passato per la testa? Ma ogni volta gli era bastato ripensare alle meraviglie prospettatogli dal suo corrispondente per placare l’ansia e convincersi d’aver fatto la scelta giusta.
    
    In fin dei conti, poteva essere l’inferno peggiore della vita che aveva condotto fino a quel momento?
    
    Quando il campanello suonò, a Bicio tremarono le gambe e si bloccò lo stomaco. Non si mosse. Il campanello suonò una seconda volta.
    
    “E va bene, facciamolo e vaffanculo!”, si disse allora e andò ad aprire.
    
    Quello che vide lo lasciò senza fiato: davanti ...
    ... a lui c’era il giovane più affascinante che gli fosse mai capitato di incrociare nella sua vita: sul metro e ottanta, atletico, con un paio di jeans stretti e una maglietta aderente che ne sottolineavano il fisico muscoloso… E poi… bello… straordinariamente bello, con quel volto regolare, gli occhi azzurri e la zazzera rossastra che si prolungava fino al mento con un velo di barba…
    
    “Se… sei Asmodeo?”, chiese con voce roca, appena ritrovò il fiato.
    
    A quella vista, tutti i suoi dubbi si erano dissolti.
    
    “E chi altro potrei essere?”, rispose Mariano con una voce profonda, ma armoniosa, che fece vibrare ogni parte recondita del suo corpo.
    
    Bicio realizzò che erano ancora sulla porta, allora si fece da parte per lasciarlo entrare. E il diavolo entrò. Ormai non si poteva più tornare indietro, ammesso che lo avesse voluto.
    
    “Sono abbastanza bello per te?”, chiese Asmodeo con leggera ironia.
    
    “Accidenti, sei fantastico… - riuscì a dire Bicio – Io invece…”, e abbassò gli occhi, quasi vergognoso.
    
    Asmodeo fece spallucce.
    
    “Era nei patti.”, disse.
    
    In realtà, per quanto effettivamente brutto, trovava un che di simpatico in quel fisico sgraziato, in quel volto dai tratti irregolari, in quella timidezza adesso fuori luogo. Ad ogni buon conto, si era premunito ingoiando un paio di pilloline prima di uscire di casa. Le quali pilloline cominciavano a produrre il loro effetto, rigonfiandogli più del dovuto il cavallo inguinale.
    
    Erano in piedi, uno di fronte all’altro e ...
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