1. I diari di liliana 4


    Data: 07/04/2019, Categorie: Etero Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69

    ... coi baci, ci abbranchiamo tutto il corpo, ci tormentiamo i sessi.
    
    L’ho vinta, perché è più facile abbrancare la sua mazza, anche da sopra i vestiti, e sentirmela diventare in mano dura come l’acciaio; lo sposto per aprire il pantalone e in un attimo sento il fallo nelle mani, caldo, pulsante, vigoroso, possente; godo anche solo a toccarlo; quando mi spinge a sedere sul letto, non mollo la presa e lo porto istintivamente alla bocca; non intendo farlo godere, ma solo sentire il sapore.
    
    Mi afferra per le guance e sento nella stretta tutto quello che vuole comunicarmi; lo amo dal profondo del cuore e sento quel momento come cruciale all’esistenza, con un uomo che forse sarà migliore e un figlio che già cementa la nostra famiglia, più di quanto pensa Giancarlo, che di quel bambino è anche padre naturale, ma non lo sa; non appena mi sarò resa conto che il nuovo corso è concreta realtà, saremo ancora più felici perché glielo dimostrerò.
    
    Intanto è il sesso che ci tiene avvinti; la sua istintiva tendenza a vivere i preliminari come corpo centrale dell’amplesso è di grande aiuto; per lungo tempo lascia che sia io a manipolare la sua virilità godendone l’essenza; non cerco di esaltarlo o di portarlo all’orgasmo; neppure mi interessa sollecitare la mia libidine; è piuttosto un piacere mentale, tutto interiore, quello che provo mentre mi godo l’asta in ogni punto, con ogni mezzo.
    
    Giancarlo sembra abbandonarsi alle mie voglie; ricordo poche occasioni in cui l’ha fatto; ...
    ... stavolta sembra godere di essere guidato all’amore mentre io uso il suo fallo come un dolce affascinante di cui assaporo tutte le possibilità più segrete di eccitarsi e di eccitarmi; me lo passo su tutto il volto, lo faccio scivolare sul seno che ho tirato fuori abbassando in vita il corpetto, gioco a titillarmi i capezzoli; a lui lascio le sferzate improvvise di libidine, il gusto sottile del piacere che si diffonde.
    
    Quando lo spingo tra le labbra, deve soffocare un gemito per non allarmare Francesco impegnato a colorare; spinge a copulare in gola e me lo godo per tutta la lunghezza, fin quasi a soffocarmi; il viso che definisco da cane bastonato mi dice che vuole essere lui, adesso, ad assaporarmi; continuo a girarmelo in bocca giocando con lingua e palato per sentirlo in ogni anfratto e minaccio più volte di farlo eiaculare, salvo stingere i testicoli per frenare l’orgasmo, come ho imparato bene a fare.
    
    Si ritira di scatto e mi spinge sul letto; tira giù con violenza l’abito e lo lancia sulla poltrona; afferra il perizoma e minaccia di strapparlo; me lo sfilo rapidamente e metto i piedi sul bordo del letto, scosciandomi oscenamente davanti alla sua bocca che piomba sulla vulva e prende a leccarla, succhiarla, mordicchiarla provocandomi continui brividi di piacere; si porta i piedi dietro al collo e affonda col busto tra le cosce; le sue leccate mi fanno impazzire e godo almeno due volte.
    
    “Amore, stasera, quando il bambino sarà addormentato, ti prenderai tutto quello che ...
«1234...9»