1. Nobiltà maiala


    Data: 04/04/2019, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Autore: Seinove, Fonte: RaccontiMilu

    ... strada a mendicare, brutti selvaggi…AHI!…»– «Chiudi il becco, oca, che così peggiori solo le cose!», le intimo…ma lei non intende ragioni e prosegue a vomitare improperi.– «Stronzi! Vigliacchi! Caproni! Andate affanculo, pezzenti mangiaceci!»Non sopporto più i suoi insulti, così le tappo la bocca premendole il mio inguine sulla faccia. Un gesto istintivo per il fatto che avevo le mani occupate.– «UHMPH! MMMGRRH!», bofonchia lei, cercando inutilmente di girare la testa per liberare la bocca.Nel contempo Anselmo insiste implacabile a sculacciarla di gusto.– «Questo è per il fumo…Questo è per il bagno…Questo è per le magliette…Questo è per…»SCIACK, SCIACK, SCIACK!…Ad ogni schiaffo la disgraziata si dimena per cercare di liberarsi. Tutto quel contorcersi pare faccia effetto ad Anselmo, che ha il cazzo a diretto contatto con la pancia della nobiltroietta. E anche a me continua a strusciare il muso sull’inguine nel tentativo di liberarsi. Ormai il cazzo mi esce dai pantaloncini.
    
    – «Oh, vediamo se adesso sei diventata un po’ più rispettosa!», le dico allontanando il pacco dalla sua bocca.– «Pezzi di merda! Schifosi! Froci rottinculo! Segaioli! Servi della gleba! Vi taglio le palle e ve le faccio mangiare!»– «Ma allora non capisci neanche le maniere forti! Toh, tappati quella boccaccia di fogna!», le dico piantandole il cazzo in gola con un affondo secco.Non mi sono neanche reso conto di averlo fatto, è stato un gesto impulsivo, senza pensare. Perlomeno lei non prova a ...
    ... mordere; si limita ad emettere dei gemiti strozzati cercando di respirare.
    
    Nel contempo, anche Anselmo decide di variare il “modus educandi” della indisciplinata nobilstronza.Si alza dal divano, e posso notare che tutto quello sfregamento della fanciulla gli ha procurato un’erezione formidabile. Le strappa gli slip del costume e la inforna da dietro.– «Tie’! Un sano esemplare di nerchia proletaria…Omaggio della classe operaia!»Ora la pupattola si trova schiacciata su due fronti. Gli affondi di Anselmo le fanno spingere la bocca sul mio uccello, e viceversa. Lei borbotta suoni inarticolati, che presumo siano una serie di imprecazioni al nostro indirizzo.– «Mmmtronz…Bhghl…Ffffncul…Ghlabkh…»Le stappo la bocca un attimo, giusto per vedere se la “cura” ha fatto effetto.– «Uhmph!…È tutto qui quello che sapete fare, brutti impotenti? Faccio meglio io da sola con dei wurstel!»– «Te le vai proprio a cercare, piccola maleducata!»Anselmo le ficca un dito nell’ano e inizia a rigirarlo, con intenzioni evidenti.– «AHIA! No-no-no-no-no…Lì non l’ho mai preso, non ci provare, brutto stronzo!…», protesta la smorfiosetta.– «Non ha detto “Per favore“, madame contessina!»Subito dopo appoggia la cappella al buco e spinge senza troppi riguardi, finché non ha tutto il cazzo dentro fino alla radice.– «Toh! Così adesso anche voi capitalisti sapete cosa si prova a prenderlo nel culo!»E mentre Anselmo inizia a stantuffarle il retto, la contessina strilla come un’aquila continuando a pronunciare insulti e ...
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