1. Nobiltà maiala


    Data: 04/04/2019, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Autore: Seinove, Fonte: RaccontiMilu

    ... questa cretinetta, saremmo in tempo col programma. In più, non siamo nello stato mentale per lavorare con serenità.
    
    Comunque sia, a un certo punto la piccola peste prende una chiave e si dirige verso il bagno.– «Mi assento un attimo. Voi non fregatevi niente, tanto dopo controllo che ci sia ancora tutto!»Subito dopo, la tipa entra in bagno.Oooh, per qualche minuto la stronzetta se ne starà fuori dai piedi. Che sollievo!
    
    Ma Anselmo non può godersi il momento di pace. Lo vedo infatti tenersi il basso ventre con una mano, rosso come un peperone.– «Fanculo, Sergio, io non ce la faccio più…Devo svuotarmi la vescica!»Ciò detto, si avvicina a una fioriera e si mette a pisciare contro un’agave.Manco a dirlo, la contessina esce dal bagno proprio in quel momento.– «MA BRAAAVI!», sbotta sdegnata, «Fare i vostri bisogni dove capita, come delle bestie…E il bello è che dopo pretendete pure l’eguaglianza sociale! In un recinto bisognerebbe mettervi! Animali!»Senza il minimo senso del pudore, la viperetta si avvicina per scrutare il pisello del mio amico, che cerca inutilmente di girarsi dall’altra parte.– «E che, lo chiami un cazzo, quello? Fai bene a nasconderlo, ho visto capezzoli più grossi!»Anselmo emette un ringhio alzando gli occhi al cielo. Sembra sul punto di esplodere.– «Lasciami finire. Lasciami finire che poi te li sistemo io, i capezzoli!»– «Hah! Ti piacerebbe, eh? E allora toh, rifatti la vista, plebeo del cavolo!», dice lei separandosi il top e sbattendoci le tettine in ...
    ... faccia.https://i.pixxxels.cc/vZ24R78j/x-nm2.jpgCi rimaniamo di stucco, impalati come baccalà, mentre lei insiste a provocare:– «Questa è roba per aristocratici, voi proletari non ve la potete neanche sognare! Avanti, stampatevela bene in mente per quando vi farete la prossima pippa, che gli inferiori come voi possono giusto raccattare la nostra elemosina!»
    
    A quel punto Anselmo non ci vede più. Gonfia i muscoli e le si para davanti a muso duro, col pisello ancora di fuori.– «Stammi bene a sentire, contessina Scemonetta Scassanti Sucauccelli di Minchiamonca dei miei coglioni…Adesso tu ti siedi e ci lasci lavorare in pace senza più dire una sola parola, altrimenti…»– «…altrimentiCOSA, straccione?», risponde lei sprezzante, puntandogli il naso contro il suo.
    
    È un attimo: Anselmo la abbranca di peso e se la trascina sul divano, stendendosela di pancia sulle proprie ginocchia.– «E adesso ti rifilo quella lezione che i tuoi genitori avrebbero dovuto darti da tanto tempo, mocciosa!»E ciò detto, inizia a sculacciarla di brutto.– «AHI! AHI! Bruto! Lasciami andare…Giuro che questa me la paghi cara! AHI!», piagnucola la fanciulla dimenandosi invano.
    
    In teoria dovrei fare qualcosa per fermarlo…e invece blocco le braccia di lei per tenerla in posizione. Questa stronza ce ne ha combinate troppe; è ora di insegnarle un po’ di rispetto per chi non ha avuto la fortuna di nascere con un titolo nobiliare appiccicato al culo.– «Siete due merde!…AHI!…Lo dirò al mio papà, vi farà finire in ...
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