1. Una moglie per bene nell’abisso della completa sottomissione (15)


    Data: 27/02/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: sesamoandmia, Fonte: Annunci69

    ... sembrava una di quelle che avevo visto a Pompei durante una visita agli scavi. Con la sola differenza che questa che era davanti a me era di dimensioni quasi umane, le altre erano molto più piccole e quel membro in erezione era davvero spaventoso.
    
    Gaston mi prese per il collare e mi obbligò a restare inginocchiata vicino a quel fauno che sembrava mi guardasse con un sorriso che non aveva nessun bisogno di essere interpretato.
    
    Fui girata verso quel pubblico che si spellava le mani per gli applausi. Cercai mio marito che vidi comparire con fatica facendosi largo tra quella gente. Lo vidi fermarsi, guardare la statua e me. Dalla sua espressione capii che dovevo avere un’espressione a dir poco terrorizzata.
    
    Abbassai lo sguardo e attesi in silenzio il mio destino.
    
    RODOLFO
    
    Avevo visto mia moglie strisciare in quella fanghiglia e abbassarsi a baciare i piedi dei suoi potenziali acquirenti sentendomi mancare quando alzando il viso aprì la bocca scivolando con la lingua scivolare sulle loro scarpe.
    
    Ora la guardavo quasi con distacco. Offerta nella sua degradante vergogna alla vista di tutti mi sentii umiliato pure io alla sua offerta nel propormi di partecipare all’asta.
    
    Comperare la libertà di mia moglie?
    
    Sarebbe stata la sua vendetta, vedere Mia degradata, umiliata fatta precipitare in un abisso senza fondo ed io partecipare alla sua messa in vendita come una schiava dell’antica Roma.
    
    Era pura follia quello che mi stava suggerendo. Ero comunque tentato ...
    ... di farlo pensando che in quel modo avrei acquistato la sua libertà e magari avremmo potuto fuggire da quello che stava diventando un inferno.
    
    Davanti alla statua lui la fece nuovamente inginocchiare.
    
    Il corpo segnato dallo sporco che le scivolava con quella scritta sopra il suo sesso ormai illeggibili “a vendre" costretta a restare in ginocchio davanti quasi fosse una divinità da adorare.
    
    Fu ancora Cosimo che inchinandosi verso di lei la spinse ancora una volta a divaricare le gambe agguantandole il sesso facendole emettere un verso di piacere. Immaginavo la vergogna il ribrezzo di sentirsi addosso anche le mani di quell’uomo che aveva sempre evitato ridotta ad un semplice oggetto esibito a quel pubblico.
    
    Mi girai mentre Gaston le imprigionava nuovamente i polsi dietro la schiena con le manette.
    
    MIA
    
    Gaston mi fece girare con le spalle al pubblico, così, inginocchiata davanti alla statua del Fauno sembrava quasi che lo stessi adorando, come se fosse un dio, come se fosse il mio dio al quale rivolgevo le mie preghiere.
    
    Quando fui in quella posizione Gaston mi fece mettere nuovamente le mani dietro la schiena e me le ammanettò nuovamente.
    
    Io restavo in silenzio, lasciavo che mi facesse di tutto, ma ormai cosa potevo fare? Ero nella situazione in cui avrei dovuto subire di tutto e non mi sarebbe stato possibile nemmeno una piccola protesta. A volte il mio carattere mi portava a ribellarmi, ma c’era sempre quel qualcosa nel mio corpo che me lo impediva, ...