1. Loredana 2


    Data: 01/04/2019, Categorie: Etero Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69

    ... Paolo mi urta volontariamente, mentre balla con la sconosciuta; mi sussurra che è finita e che al ritorno non lo troverò; gli rido in faccia; non può fare a meno di me e non si può consentire uno scandalo, con la sua posizione; mi guarda truce e va via.
    
    Per offenderlo a sangue, chiedo a Manuel di sbattermi sotto la veranda dietro al nostro bungalow, spero che mio marito si affacci ed assista alla sua disfatta; siamo all’apice di una grande copula quando veniamo investiti da un getto di liquido; puzza di piscio; non so se lui abbia visto ed abbia risposto con un gesto ancora più volgare alla mia umiliazione o semplicemente abbia orinato dalla veranda, come talvolta ha fatto in vacanza; scappiamo spaventati.
    
    Quella sera ho un meeting con addirittura quattro baldi giovani sui vent’anni che mi sbattono in tutti i modi e dimentico tutto, soprattutto il mio matrimonio che sto ormai calpestando come merda di vacca sulla strada; non leggo nessuno dei messaggi che mi spedisce e neppure l’e mail che mi è arrivata; lo faccio la mattina dopo, al risveglio e per poco non mi prende un colpo; è stato chiamato al lavoro, se n’è andato e non lo troverò più.
    
    Feroce come una belva ferita mi attacco al telefono e cerco di chiamarlo; mi risponde il blocco di chiamata che ha attivato e non posso raggiungerlo; la e mail parlava di un incontro in fabbrica e deduco che è diretto lì; ho il numero del centralino e spero di rintracciarlo; mi confermano che l’incontro è previsto per l’indomani e ...
    ... che per ora non c’è nessuno; il senso di colpa mi uccide; è vero che è dovuto correre in sede per urgenze di lavoro ed io sono stata ancora più squallida delle corna che gli ho fatto.
    
    Ho distrutto la fedeltà, la lealtà, la fiducia, il rispetto; l’ho umiliato e mortificato con dei ragazzini che potrebbero essermi figli; addirittura, adesso, intralcio il suo lavoro dal quale dipende non solo la sua vita ma soprattutto il mio benessere; la mia smania di libertinaggio si può alimentare solo se sostenuta da quella ricchezza, da quel lavoro; cerco in ogni modo di contattarlo in ufficio; il telefonino è morto, la centralinista mi comunica che l’ingegnere è in riunione e non può disturbarlo.
    
    Quando cerco di dire che sono la moglie, mi avverte che sono tra le persone segnalate come indesiderate; meglio se non tento più di chiamare se non voglio incorrere nelle reazioni della polizia di vigilanza; la mia umiliazione a questo punto assume toni ufficiali, altro che le corna nel villaggio turistico; mi butto nel sesso sfrenato per reazione e copulo alla grande per tutto il giorno con tutti gli animatori, uno dopo l’altro.
    
    Il direttore del villaggio, evidentemente e platealmente nauseato del mio comportamento, mi avverte che un avvocato gli ha chiesto documenti e che non si è potuto sottrarre all’obbligo di rispondere che non ho mai dormito con mio marito; sospetta che stiano creando le basi per un divorzio per abbandono del tetto coniugale; mi precipito a telefonare a Giancarlo, ...
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