Loredana 2
Data: 01/04/2019,
Categorie:
Etero
Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69
... letto, mi fa sdraiare, mi allarga le gambe e mi penetra per tutto lo spessore e la lunghezza della mazza; per quanto abituata al randello di mio marito che non si risparmia, non posso evitare un gemito di dolore quando l’utero sembra sfondato dal colpo violento; mi cavalca per molto tempo, cambiando continuamente posizione, posa, angolo di penetrazione; mi strappa dal cuore tutti gli orgasmi di cui sono capace; mi sento distrutta, illanguidita.
Quando mi fa girare per la penetrazione anale, lo prego di essere cauto e attento, perché la sua mazza potrebbe lacerarmi; mi penetra con eleganza raffinata e la sua bestia mi occupa l’intestino fino allo stomaco, o almeno così mi sembra; godo infinitamente a sentirmi posseduta con dolce violenza e partecipo attivamente anche della sua goduria; se questa è la rivoluzione sognata, evviva la rivolta.
Crollo addormentata verso le quattro, quando mi ha sventrato più volte davanti e dietro, sopra e sotto; mi sveglio a stento verso le nove e mi precipito in spiaggia; Paolo scende a mare non prima delle dieci e, se mi trova all’ombrellone, non sospetta niente; si lamenta un poco del mal di testa che attribuisce alla cena e lo lascio dire; mi sento quasi eroica mentre lo prendo per i fondelli, per scappare non appena vedo che Manuel si sta dirigendo in acqua, mi precipito a prendermi gli assaggi delle copule.
Non pranzo neppure con mio marito; vado via con Manuele e resto con lui tutto il giorno; a sera, rifilo a Paolo la stessa ...
... tisana e, quando dorme, esco per andare al bungalow del mio amante; lo trovo con un altro animatore, un ragazzo di colore dal fisico assai robusto; scoprirò subito dopo che il suo fallo è coerente col fisico ed in linea con quel che si dice dei neri; per quasi tutta la notte si alternano nei miei fori; una doppia penetrazione è la mia prima esperienza e mi esalta.
L’andazzo procede per i giorni seguenti; mi sento assai troia e mi vergogno di me stessa; ma ormai lo spirito della rivoluzione mi possiede totalmente e mi lascio andare; i ragazzi diventano tre e poi quattro; reggo il confronto con tutti e, più sono numerosi e aggressivi, più mi sento gratificata per tenergli fronte senza battere ciglio; il quarto giorno, mentre mi allontano con Manuel per l’ennesima copula antimeridiane, vedo Paolo con una bella ragazza.
Hanno l’aria di conoscersi e mi sembra un viso noto; mi rallegro solo perché spero che si consoli con l’altra; mentre formulo il pensiero, mi vergogno profondamente, ma il fascino del sesso coi ragazzi mi assorbe immediatamente e non mi curo di mio marito e dei suoi possibili amori, perché lui non copula; se ama fa anche sesso, ma è pericoloso perché ogni amplesso è per lui una promessa d’amore, spero che la tipa sia per una sola botta e via.
A sera, dopocena, prima che io abbia il tempo di rifilare a Paolo la sua tisana miracolosa, sto ballando allacciata a Manuel, non tanto per il ritmo, quanto per sentirlo tra le cosce, quasi in vagina nonostante i vestiti; ...