1. Loredana 2


    Data: 01/04/2019, Categorie: Etero Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69

    ... trasportare il bagaglio dall’auto al bungalow prenotato viene un ragazzo meno che trentenne, totalmente palestrato, abbronzatissimo, riccioluto e nero di pelo che immediatamente mi affascina anche per la delicatezza e il garbo con cui mi si rivolge e coglie ogni piccolo elemento del mio abbigliamento e della mia figura; lo guardo estasiata e mi risponde con occhi languidi e coinvolgenti.
    
    Sistemati i bagagli, ci organizziamo in spiaggia con l’ombrellone e diamo un’occhiata in giro; pranziamo con gusto al ristorante del villaggio e ci andiamo a stendere al sole; quando vedo Manuel, il ragazzo dell’arrivo, entrare in acqua, mi muovo celermente e lo raggiungo a nuoto; so che Paolo non nuota benissimo ed evita l’alto mare; raggiungo il moretto e mi ci affianco, certa che mio marito non ci disturberà.
    
    Con mossa abile, mi sfilo il reggiseno; mi si accosta in un lampo e mi palpa lussuriosamente il seno; mi stringe i capezzoli ed io godo; d’un tratto, una mano mi afferra la vulva, sposta il costume e penetra con due dita; mi masturba abilmente; allungo una mano e mi trovo nel palmo una mazza di oltre venti centimetri dura come il marmo; ci dirigiamo a piccoli scogli emersi; mi appoggio con le mani; mi viene dietro, sposta il costume e mi infila in vagina.
    
    Gli sussurro di non venire e godo con un primo orgasmo; al colmo del piacere gli dico che dopo cena mi libererò del marito e avremo la notte tutta per noi; mi spinge ancora la mazza in vagina e mi fa esplodere in un ...
    ... orgasmo dolcissimo; si stacca e si allontana; mi rimetto il reggiseno e torno a riva; Paolo mi guarda con fare superiore e sembra condannare senza appello; me ne sbatto e mi stendo sul telo da mare.
    
    Ho deciso che lo farò cornuto nella maniera più triviale possibile e gli verso, durante la cena, una buona dose del calmante che assumo quando ho problemi di insonnia; faccio segno a Manuel, che è seduto al bancone del bar, che tornerò da lui; accompagno Paolo che barcolla fino al letto, lo faccio stendere senza neppure spogliarsi e filo via verso la mia serata brava, prima ma certamente non unica di quella vacanza.
    
    Il ragazzo, vent’anni meno di me, è un professionista e il suo bungalow è attrezzato per dare sollievo alle signore insoddisfatte; il letto è grande e comodo; dispone di tutta una serie di bibite e beveroni alcoolici e non; l’aria condizionata è perfettamente regolata e si deve stare benissimo con lui; lo abraccio appassionatamente, da dietro, appena entrati, ed afferro subito la straordinaria mazza che in mare non ho visto bene.
    
    Lo masturbo un poco, da dietro, abbracciando il torace intero; mi sposta e mi si colloca di fronte; assorbe la mia bocca in un bacio umido e saporito che accolgo con gioia; mi perlustra la bocca con una lingua larga e ruvida, al punto che sento titillarmi le papille anche della vagina, così lontana; io mi godo in mano la mazza che è ormai una trave di acciaio con la quale mi preparo a ricevere tutto il piacere del mondo.
    
    Mi spinge sul ...
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