Giochi ad alta tensione
Data: 30/03/2019,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Cuckold
Etero
Autore: dealuce, Fonte: RaccontiMilu
... gola: non mi ero mai depilata completamente, abituata com’ero a tenere un triangolino corto di peli soffici che ben si accordava al mio corpo. Toglierli mi dispiaceva, ma da un lato mi avrebbe eccitata rimanere così esposta, senza più nulla a frapporsi tra Alessandro e la vista del mio sesso, della carne rosa scuro bagnata della mia rugiada. Mi iniziai a radere e mi tornò il desiderio di fare una serie impressionante di oscenità pensando a quanto sarebbe accaduto l’indomani, ma mi trattenni. Quella notte dormii tutta nuda. Il giorno dopo, contrariamente alle mie previsioni, non successe nulla di che. Almeno inizialmente. Ale non mi sfiorò neppure. Su sua proposta, facemmo dei giretti per la città, per negozi. Anzi, ricordo che mi chiese di tenere “dentro al calduccio” una carota abbastanza corta per la verità. Eppure la tensione erotica tra di noi cresceva col passare delle ore e con l’aumentare delle temperatura atmosferica. Sì, ogni tanto ci scambiavamo baci appassionati ma nulla più. Vi era un’atmosfera di attesa, la classica quiete prima della tempesta. Durante il pomeriggio non stavo più nella pelle. Ero pronta a trastullarmi con lui: apprezzavo questa nuova versione. Non ho mai prediletto uomini costantemente osceni, ma questo suo cambiamento repentino mi lusingava e intrigava. Amor di contrasti. Eppure quel giorno, capii che Alessandro non aveva la benché minima intenzione di dedicarsi all’erotismo. Parlava di lavoro, di attualità, di storia, ma badava a non ...
... alludere né a provocarmi. Avrei voluto gettarmi sul letto, inserirmi delle dita nel il sesso, regalandomi un orgasmo dietro l’altro e poi invitarlo ad entrare dentro di me, prendendomi in ogni posizione e situazione possibile, però non ero-che dico? non sarò forse mai- tanto audace. Prendere iniziativa, lo avrete intuito, non è il mio forte.
Mi maceravo nella voglia di liberarmi dai vestiti e finalmente sfogarmi. Urlare di piacere. Restare accaldata sul letto mentre la mia passerina colava spandendo la sua fragranza intensa ed esotica per tutta la stanza. Sudare dal tanto che avrei goduto. Alessandro mi aveva anticipato che non ci sarebbero stati i vicini né sopra né a fianco né sotto, forse era stato quello l’unico importante accenno a qualcosa che sarebbe dovuto accadere. Però pareva proprio non volesse fare neppure la prima mossa.
Ad un certo punto, verso le quattro, suonò il citofono, mentre Ale era in bagno a rinfrescarsi. Mi allarmai tantissimo. Chi poteva essere? Che avesse invitato qualche suo amico senza dirmi nulla? Oppure una coppia? “Chi è Ale?” Nessuna risposta. “Aspettavi qualcuno?” – “Forse qualcuno che porta un pacco, ora vedo” fece Alessandro uscendo. A scanso di equivoci, mi chiusi a mia volta bagno per sistemarmi un po’. Indossavo un abito femminile al ginocchio, molto fresco di un bel colore panna con decorazioni verdi. Era piuttosto aderente e sottolineava le mie forme, eppure non scollato né eccessivamente provocante. Sensuale, lo definirei. ...