Giochi ad alta tensione
Data: 30/03/2019,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Cuckold
Etero
Autore: dealuce, Fonte: RaccontiMilu
... quell’atto fu seguito da decine di minuti di puro sesso con Alessandro. Ero sfinita ma felice. “Non te li darò da portare a casa questi”-“Come mai?” chiesi stupita. “Voglio ti togli ogni sfizio qui con me e mi mostri fino a che punto puoi arrivare col tuo essere oscena, così che lo possa immortalare e tenere sempre con me. Credi non sappia che ti tocchi quando non ci vediamo?”. “Ma Alessandro, vedi, magari stiamo separati due settimane, se non di più, l’ho sempre fatto abbastanza….” tentai di giustificarmi. “Oh lo so che sei una porcella. Dimmi hai tue foto senza vestiti?” Mi ricordai che nel cloud dovevo avere qualcosa che non avevo cancellato. Decisi di mostrargliele. Ormai avevo perso qualsiasi pudore, almeno con lui, e ciò costituiva un’altra prima volta. Ero sempre stata controllata con gli altri. Non dico repressa, ma quasi. Mi travolgeva un misto di sensazioni che produceva in me ulteriori fremiti tanto più che ero sfiorata dalle brezze serene che annunciavano l’estate, premesse di eterna giovinezza e di libidine. In una foto mi massaggiavo la figa seduta davanti allo specchio con un piede appoggiato a lato della superficie specchiata. Era una foto stupenda, di cui ero molto orgogliosa. In un’altra ero ritratta nuda con gli occhi socchiusi e mi riprendevo tutta dal bacino in su. In un’altra ancora allargavo la figa mostrandone spudoratamente tutto l’interno. Infine, ce n’era una in cui ero ritratta sul fianco, totalmente nuda. Si poteva scorgere lateralmente il ...
... capezzolo e la rotondità del seno, così come quella del mio culo e il pube ricoperto di peli curati e corti. Sentivo Alessandro fremere e intuivo il suo cazzo ingrossarsi rapidamente. Percepivo la sua voglia di me. Il suo essere stordito dal mio corpo e dalla sensualità ferina che ora aveva davvero toccato con mano.. Mi strappò il pigiama di dosso e, quasi facendomi male, mi prese da dietro mentre cercavo di tenermi alla testiera del letto resistendo come potevo a quelle spinte profonde ed energiche. “Tu sei una maiala. Ti piace se ti sfondo così la figa, eh. Non vorresti altro, eh.” Non aveva mai utilizzato turpiloquio durante il sesso e questo mi rendeva ancora più vogliosa ma non feci in tempo a venire ancora. Sentii il suo liquido bollente inondarmi l’utero. Mi misi seduta sulla scrivania mentre quel seme rifluiva parzialmente, inondandomi le cosce e finendo verso il buco anale. “Sei bellissima. Vorrei ti portassi tutto dalla figa alla bocca”. Non me lo feci ripetere. Mi sentivo così profondamente assatanata e regina del peccato. Alessandro non mi aveva mai neppure dato ordini, anzi mi aveva sempre trattata come un gioiello immacolato e prezioso, una principessa da non insozzare. Amavo entrambe queste modalità di rapportarsi a me. “Mi hai inondata vedi” gli mostrai mentre cercavo di pulirmi lì sotto per poi ingoiarlo. “Sei uno spettacolo, Virgy. Per quel che ti voglio fare domani” proseguì Alessandro “dovrei chiederti di raderti completamente la figa”. Mi venne un groppo in ...