Giochi ad alta tensione
Data: 30/03/2019,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Cuckold
Etero
Autore: dealuce, Fonte: RaccontiMilu
... Indossai dei tacchi di altezza media, bianchi di pelle scamosciata e un filo di matita e mascara sugli occhi. Mi avevano detto tutti non necessitavo trucco, ma, si sa, noi donne non ci fidiamo di nessuno e preferiamo esser certe di apparire straordinarie, quando potremmo esserlo già. Nel frattempo mi interrogavo su chi avrei incontrato. Mi immersi rapita nel mio stesso riflesso allo specchio: era davvero splendido e magnificente. Provocante il giusto,. pensai, sorridendomi maliziosa. I lunghi capelli a cascata lungo la schiena, due ciuffi laterali ad incorniciarmi il viso. Avevo una voglia folle di sopire gli istinti del mio corpo concedendomi i più sfrenati piaceri. Sinceramente ero quindi un po’infastidita da quella seccatura temporanea.
Nel corridoio mi trovai dinanzi Alessandro e una ragazza, una giovane donna, avvenente a dir poco. Imparerete, conoscendomi, quanto sia restia ad ammettere l’estetica di altre donne, specie quando non siano effettivamente nulla di che. Solo trucco e parrucco e una buona dose di sfacciataggine. Lei invece era….era un sogno. “Piacere Evelyn” anche la sua voce era melodiosa, e sensuale, dolcissima. “Piacere Virginia” risposi, celando alla bell’e meglio un certo turbamento. Un fisico statuario e formoso, il seno che stimai solo un poco più piccolo del mio, ma totalmente, come dire, appropriato su quel fisico morbido, ma allo stesso tempo asciutto, bellissimo. Un viso seducente e sorridente, da ragazza pulita, ma conscia delle proprie ...
... potenzialità. Mi colpì in particolare il sorriso caldo e femminile, la brillantezza degli occhi di colore cangiante tra il verde e il nocciola, abbastanza simili ai miei ma più allungati. La bocca altrettanto ben disegnata con labbra più sottili, perfette nella foggia, tanto da parere dipinte. I capelli castano chiaro, raccolti sulla nuca. Fu una delle poche volte in cui mi trovai in imbarazzo solo a guadare negli occhi un’altra persona sostenendone lo sguardo. Solitamente accadeva l’opposto, ossia persone che neppure mi rivolgevano la parola per la timidezza. La confusione si acuì quando Evelyn mi sfiorò la mano. Il solo tocco produsse in me sensazioni inspiegabili. Poi avvicinò le labbra alle mie e mi baciò sulle labbra. Inaspettatamente, da sciocca, mi ritrassi. Non avevo già baciato un’altra ragazza? Non era quello che avevo sempre desiderato un vero bacio saffico? Non la stavo spogliando con gli occhi?
Eppure il cervello a volte va in conflitto col corpo. Mi rinchiusi in stanza. Quasi mi veniva da piangere. Quel disgraziato ha pagato un’ escort per fare insieme a me e lei chissà quale oscenità. Mi sentii in parte tradita, in parte sconvolta, ma anche rapita da lontani refoli di lussuria che mi richiamavano ad affrontare la realtà. Non sapevo come uscirne. Non mi sentivo pronta e non ero più sicuro di volerlo. Dopo entrò Alessandro. “Cosa c’è? Non ti piace questa mia amica?” “Non credevo arrivassi a noleggiare un’escort per fare cosa? Un trio?” gli replicai quasi in ...