1. Il drizzacazzi - 2


    Data: 28/03/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: adad, Fonte: Annunci69

    ... mia passione. Il suo cazzo ancora molle mi strusciava sulla fronte, ma a poco a poco non sentii più quel caldo contatto, segno che si stava eccitando. E infatti:
    
    “Basta così per ora.”, di disse ad un certo punto, scostandosi.
    
    L’uccello svettava turgido e pulsante.
    
    “Aspettami qui. - aggiunse, infilandosi un accappatoio – Mi servirai ancora.”, e uscì sbattendo la porta.
    
    Rimasi lì, in ginocchio, con la lingua ancora vogliosa e il cazzo scalpitante nelle mutande. Pensai di farmi una sega, ma scartai l’dea: non ero a casa mia, non mi sentivo a mio agio; non sapevo se qualcuno poteva entrare da un momento all’altro. Vidi che c’erano delle riviste porno: ne presi un paio e mi accomodai su una poltroncina, ma dovevano essere riviste per lesbiche: tutte fighe spalancate, bianche, rosse, nere, pelose, pelate, e neanche un cazzo a pagarlo d’oro. Le buttai da una parte e mi versai una tazza di caffè, ingannando l’attesa come potevo e cioè ripensando alla magnifica sensazione di avere le sue palle in bocca e sotto la lingua…
    
    Cominciava ormai a fumarmi la testa, quando la porta si aprì e Jeff rientrò.
    
    “Pausa caffè.”, fece, versandoselo.
    
    Dopo di che, si gettò sulla poltroncina, che avevo liberato, alzandomi al suo ingresso. Nel sedersi l’accappatoio gli si era aperto, esponendomi sotto gli occhi tutto il suo ben di dio. Mi sentii nuovamente rimescolare.
    
    “Hai finito?”, chiesi.
    
    “No… ho ancora delle scene di penetrazioni… con altro paio di ragazze.”
    
    “Scusa, - ...
    ... feci, allora – ma com’è che funziona? Io pensavo che giraste il film dall’inizio alla fine. Voglio dire…”
    
    “Capisco quello che vuoi dire. Dipende dal regista. Questo ci fa girare le scene a pezzi e bocconi, poi in post produzione le taglia e le rimonta come crede lui. Quindi oggi è tutto un ficca e sborra…”
    
    “Ficca e sborra? – chiesi io con un brivido nella schiena – Quante volte hai già sborrato stamattina?”
    
    “Un paio… Il che significa che devi ridarmi un po’ di carica”
    
    “Volentieri”, feci e mi accosciai davanti a lui.
    
    Mi avvicinai per metter bocca alle sue palle… Ma mi distolsi immediatamente:
    
    “Bleatch! – feci con una smorfia – Puzzi di figa. Per favore, datti una rinfrescata, prima.”
    
    Mi guardò sconcertato.
    
    “Non ti piace l’odore di figa?”
    
    “Sono allergico, - risposi in tono serioso – mi fa venire l’orticaria.”
    
    Scoppiò a ridere e andò a chiudersi nel bagnetto, dove sentii scorrere l’acqua.
    
    Tornò poco dopo, che ancora rideva. Gettò sul tavolo il telo con cui si stava asciugando e si sedette di nuovo sulla poltroncina, aprendo le gambe.
    
    “Spero di aver cancellato ogni traccia.”, disse facendomi cenno di procedere.
    
    Quando mi avvicinai, qualche traccia di cattivo odore mi accorsi che gli era rimasta, impregnata nei folti peli del pube: Jeff infatti pur depilandosi accuratamente lo scroto e e il perineo, si era lasciato pressoché intatto il boschetto superiore, cosa che trovo strepitosamente erotica in un maschio. Cercai, comunque, di non farci caso e ...
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