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La vendetta di un impiegato, da vittima a carnefice – Capitolo 10
Data: 27/03/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: duke69, Fonte: EroticiRacconti
... mani forzando la penetrazione e provocando un conato di vomito della donna, che immediatamente rigettò l’acqua bevuta poco dopo l’arrivo nella villetta. Proprio in quel momento squillò il telefono di Simone: era Ilenia! “Ciao tesoro!!! Allora sei pronta per domani?” Monica ascoltava la conversazione di Simone ignara che all’altro capo della linea ci fosse la figlia; impossibilitata a sentire la controparte udiva solo le parole di Simone percependo tuttavia che l’interlocutrice fosse probabilmente l’amante o la donna di Simone: “…certo ci divertiremo e non sarò solo…lo so che ti piace il cazzo e che sei una gran troia…prima o poi organizzeremo una bella orgia e inviteremo anche qualche troia succhiacazzi …una ce l’ho già a tiro… ok, ci vediamo domani e vestiti da puttana!” Chiusa la conversazione, Simone ordinò a Monica di togliersi l’uccello di bocca, probabilmente erano trascorsi almeno venti minuti dal momento in cui aveva iniziato quell’intenso pompino: “Quanto sei troia dottoressa Valli! Mi hai riempito il cazzo di saliva! Ora girati e inculati! Veloce cagna!!! voglio che te lo prendi fino alla base.” Monica si voltò spalle a Simone e afferrato il membro con una mano lo direzionò nel buchetto spingendo con il sedere fino a far entrare tutta la cappella. Il pene era talmente viscido, che non ci volle troppo tempo affinché Monica potesse arrivare a sedersi completamente sull’uomo, facendo scomparire dentro di sé tutta l’asta. Monica non aveva smesso un ...
... attimo di sudare: il suo corpo sinuoso e la sua pelle bronzea completamente lucida la rendeva estremamente sensuale. “Sollevati e succhialo di nuovo!” Monica si inginocchiò ai suoi piedi e riprese a spompinarlo. Simone le fece ripetere l’operazione per un’altra decina di volte, quindi la portò nella veranda retrostante la casa posizionandosi sotto il sole cocente dell’ora di punta. Continuò a sodomizzarla costringendola anche a masturbarsi con una mano fino a farla venire, proprio nel momento in cui lui stesso ebbe l’orgasmo che le riempì l’ano. Simone le porse un grosso plug anale intimandole di tenere lo sperma dentro di sé e invitandola a rivestirsi. “Tappati il culo che ti riporto a casa! Nel pomeriggio ho da fare…ritieniti fortunata perché avevo intenzione di portare gli amici del calcetto per farti sbattere e farti sfondare il culo!” Una forte pacca sul sedere completò la frase di Simone che ricompostosi andò a mettere in moto il pick-up. Quella sera Esteban raggiunse Simone nella villetta. “Non vedo l’ora di farmi nuovamente quella giovane troia!” “Ti capisco bene Esteban, vedrai che ci divertiremo più dello scorso weekend…anche se penso sarà una delle ultime volte!” “Che cosa intendi, Simone?” “Beh, intendo che credo di essere andato oltre ciò che volevo: quella bastarda della Valli meritava una bella punizione, e penso di averla sottomessa e umiliata come si deve. Tuttavia, ci vuole la ciliegina sulla torta perché ho intenzione di darle ...