1. La vendetta di un impiegato, da vittima a carnefice – Capitolo 10


    Data: 27/03/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: duke69, Fonte: EroticiRacconti

    Per Monica quella sera si concluse come tutte le altre sere, ossia in balia di Ester e Cesare, che talvolta la trattenevano anche tutta la notte, consentendole di andar via solo poco prima di recarsi a lavoro, esausta, dolorante e assonnata. Le ore passate in quell’appartamento erano monotone e spesso Monica trascorreva la maggior parte del tempo vincolata da una cinghia che la teneva bloccata contro un pilastro al centro della sala principale: messa a quattro zampe, con il sedere contro il pilastro al quale era stato fissato un cuneo anale di discrete dimensioni che penetrava costantemente il suo ano. Ester stringeva la cinghia in modo da diminuire la distanza tra sedere e pilastro e quindi in modo che il cuneo potesse penetrare maggiormente dentro il corpo di Monica.
    
    Come di routine, Cesare la massacrava di sculacciate, mentre Ester si dilettava ad allargarle il buco del culo: a parte l’allenamento del cuneo al pilastro che talvolta durava delle ore, giorno dopo giorno Ester continuava l’opera di sfondamento dello sfintere anale di Monica attraverso l’impiego del vibratore ad anelli:
    
    “Cazzo, a malapena siamo arrivati a sei! …certo è bello largo, ma una cagna come te deve essere più sfondata! …non disperare, vedrai che ce la faremo!”
    
    Tra le perversioni più fantasiose messe in atto da Ester ci fu quella dello spazzolino elettrico: la persecutrice si divertiva dapprima a masturbare Monica, poi lasciava lo spazzolino dentro il sedere della donna fino a che non si ...
    ... esaurivano le pile. Il passo successivo era quello di costringerla a lavarsi i denti dopo averlo sfilato lo spazzolino dall’ano.
    
    Così mentre Monica Valli subiva le sevizie dei due sadici coniugi, la figlia Ilenia si concedeva con maggiore frequenza a Simone, sottostando ad ogni genere di perversione, all’insaputa della madre.
    
    Ma Simone cominciava a pensare di avere ormai raggiunto il suo obiettivo: l’umiliazione della perfida dottoressa Valli. E mentre meditava su quale fosse la prossima mossa, riceveva la telefonata di Esteban:
    
    “Ciao Esteban! Dove sei?”
    
    Il portoricano si trovava da quelle parti e avrebbe voluto fare il bis con la giovane Ilenia, ancora eccitato dalle vicende dell’ultimo weekend.
    
    “Ma certo! Dedicherò la giornata di sabato alla mamma e la domenica ci lavoriamo la piccola troia…dovresti vedere come ha imparato ad ingoiare il cazzo…qualche giorno fa si stava soffocando autonomamente sul mio uccello pur di soddisfare i miei capricci ……. va bene! se vuoi puoi venire a trovarmi già da sabato, così sfondiamo insieme quella zoccola di Monica”.
    
    Esteban declinò l’invito del sabato per altri impegni, comunque ben contento di poter raggiungere Simone il giorno successivo. Così i due si salutarono in attesa di rivedersi per il weekend.
    
    Il venerdì Simone chiamò la Valli.
    
    “Cagna! Domani mattina fatti trovare alle 10.00 sotto casa tua perché passerò a prenderti! mettiti un top, dei leggings e delle scarpe da tennis. Nessun capo di biancheria intima!”
    
    La ...
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